Cronaca

Consegnate le borse
di studio Elsa Pigoli Zucchi

Consegnate questa mattina le borse di studio intitolate alla memoria di Elsa Pigoli Zucchi destinate a studenti diversamente abili più meritevoli della città individuati da un’apposita commissione. La cerimonia, tenutasi nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale, ha visto la partecipazione dell’assessora alle Politiche Sociali e della Fragilità Rosita Viola, di Alessia Zucchi, in rappresentanza della famiglia di Gianni Zucchi, che a suo tempo ha istituito il riconoscimento, di Elisabetta Bondioni e Franca Bonati, rispettivamente presidente e segretaria del Soroptimist International Club, associazione che da sempre sostiene l’iniziativa, di alcune socie del Club, nonché di parenti dei premiati.

Le tre borse di studio, da 500 euro ciascuna, per studenti di scuole primarie e secondarie, bandite nei mesi scorsi, sono state assegnate a Joan Sebastian Balasete, iscritto alla classe 1ª del Liceo Scientifico “G. Aselli”, a Luca Caselani, iscritto alla classe 4ª dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Ghisleri”, e a Gaia Gosi, iscritta alla classe 1ª della Scuola secondaria di primo grado “Sacra Famiglia”, che non ha potuto essere presente alla cerimonia.

L’istituzione del premio risale al 1984, anno in cui Gianni Zucchi, in ricordo della moglie Elsa, decise di destinare borse di studio agli studenti diversamente abili che dimostrassero costanza ed entusiasmo negli impegni scolastici. Elsa Pigoli Zucchi è stata una delle fondatrici del Soroptimist International Club di Cremona negli anni Sessanta e tale riconoscimento rientra nelle finalità del sodalizio, concretamente attivo su molti fronti.

La commissione incaricata di valutare le candidature era costituita dall’assessora Rosita Viola, in rappresentanza del sindaco Gianluca Galimberti, da Teresa Pertisetti Zucchi, nonché dalla presidente pro-tempore e dalla segretaria del Soroptimist International Club di Cremona Elisabetta Bondioni e Franca Bonati.

Grazie a questo premio, come è stato sottolineato nel corso della breve ma partecipata cerimonia, si rinnova ogni anno un’efficace collaborazione tra pubblico e privato, nonché il riconoscimento all’impegno, alla costanza e alla passione di questi giovani quale stimolo a proseguire con successo il percorso di studi intrapreso: un esempio per tutti i giovani, portatori di fragilità o meno, all’insegna della valorizzazione delle competenze, dell’importanza della conoscenza e del sapere che si può realizzare, ciascuno in base alle proprie capacità, con l’aiuto delle famiglie, degli insegnanti e delle istituzioni.

 

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