Cronaca

Manzi: "I costi del servizio di gestione
rifiuti più bassi dell'anno scorso"

L’assessore con delega alla Gestione Integrata dei Rifiuti, Maurizio Manzi, interviene sulla Tariffa Puntuale Cremona (Tarip) dopo le critiche della minoranza e un tam tam social che ha visto i cremonesi protagonisti. “Le varie esperienze consolidate in campo nazionale hanno dimostrato che anche la sola misura del conferimento della frazione residuale indifferenziata, ovvero quello che stiamo facendo, è, di per sé, idonea a perseguire l’effetto virtuoso di innalzamento dei livelli di separazione delle frazioni riciclabili, contenendo contestualmente il livello di produzione complessiva dei rifiuti” dice l’assessore che conferma che i costi del servizio di gestione rifiuti 2023 sono inferiori rispetto al 2022. In relazione alla dinamica dei prezzi questo risultato è da considerarsi molto positivo, confermato sia dal posizionamento di Cremona rispetto agli altri capoluoghi di provincia che risulta, da diversi anni, fra i più bassi sia in riferimento ai fabbisogni standard elaborati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

 

Manzi precisa: “Le fatture ricevute dagli utenti si riferiscono, come indicato sulla fattura stessa, a tutto l’anno 2023 e l’importo riportato rappresenta il costo del servizio per tutto l’anno in corso. Rispetto ai precedenti anni, dove venivano emessi due bollettini Tari, uno in acconto pari al 60% del costo totale ed uno a saldo del 40%, nel 2023 non ci saranno emissioni di ulteriori fatture. Volendo fare dei confronti fra quanto pagato nel 2022 e quanto dovuto nel 2023 è quindi necessario sommare gli importi dei due bollettini ricevuti nel 2022 e confrontarli con il totale della fattura ricevuta nel 2023”. Un focus poi sulle utenze domestiche (quelle che riguardano le famiglie: “L’IVA è ininfluente, dice “mentre le utenze non domestiche (imprese, esercizi commerciali, ecc.) possono dedurre l’importo IVA esposto in fattura; pertanto, per questa categoria di utenza dal 2023 l’IVA non rappresenta più un costo”.

 

L’Assessore in una nota stampa prosegue: “Non ha alcun fondamento quanto affermato dalla minoranza che nel 2024 ci sarà, per tutti gli utenti, un costo aggiuntivo rispetto all’importo indicato nelle fatture 2023 recapitate. Se un utente rispetta i conferimenti assegnati, che sono stati determinati in base al quantitativo di rifiuto indifferenziato raccolto nell’anno della sperimentazione 2022 (derivante quindi dal comportamento degli utenti), non ci saranno ulteriori addebiti. Qualora invece si riscontrassero nell’anno 2023 un numero di conferimenti superiore saranno addebitati nel 2024 con una fattura di conguaglio al costo di: 0,88 euro per ogni ulteriore sacco da 40 litri (0,022 euro al litro), 1,32 euro per ogni ulteriore sacco da 60 litri e 2,42 euro per ogni ulteriore sacco da 110 litri”.

 

In merito a quanto denunciato da un consigliere relativamente alle code al Centro Servizi di Linea Gestioni di via Postumia ed ai presunti errori attribuiti al Comune di Cremona, si evidenzia che il 74% degli utenti che si sono presentati non avevano mai ritirato la dotazione nonostante i precedenti solleciti inviati ai singoli utenti nel 2021 e 2022, i numerosi richiami ad ottemperare, e senza dimenticare che per favorire tale adempimento erano state allestite postazioni distribuite nei vari quartieri della città oltre alla costante disponibilità dello sportello di Linea Gestioni. Il 23% degli utenti che si sono presentati avevano la necessità di aggiornare la loro posizione a seguito di cambiamenti della situazione familiare o di impresa.

Pertanto, a seguito delle evidenze, le gravi affermazioni del consigliere nei confronti del Comune di Cremona su presunti errori di registrazione e gestione dei dati si rivelano del tutto infondate ed anche prive del benché minimo supporto documentale che avvalori quanto sostenuto. L’incidenza di errore nella gestione complessiva dei dati delle utenze gestite (nr. 39.819) risulta essere solo dello 0,32% nonostante i consistenti interventi sui dati avvenuti nel 2022.

“Infine, se la citazione che “la città è sporca” si riferisce a quanto viene depositato in alcuni cestini è facilmente rilevabile che la responsabilità di tali situazioni è totalmente a carico di chi compie questi gesti, ovvero di coloro che si ostinano a considerare i cestini stradali la loro pattumiera domestica. Se ne deduce che l’equazione tariffa puntuale uguale a città sporca non è realistica.

Si ricorda che la raccolta differenziata delle frazioni carta, plastica, vetro, umido, … ed il deposito del rifiuto secco indifferenziato (solo quello) nei sacchi grigi (posizionati nei reggi-sacchi di metallo) era richiesta anche prima dell’introduzione della tariffa puntuale. La raccolta puntuale ha introdotto solo il conferimento del rifiuto secco negli appositi contenitori personali ed ha l’effetto di stimolare comportamenti corretti nella gestione dei propri rifiuti e di innalzare i livelli di separazione delle frazioni riciclabili, meno rifiuto si depone nel contenitore personale e meno si paga.

A coloro che segnalano che Cremona è “una città sporca” per dimostrare che la tariffa puntuale è inappropriata, si suggerisce di richiamare e condannare con pari fermezza coloro che non operano la raccolta differenziata dei rifiuti. Non è certamente un esempio di sensibilità ambientale giustificare i suddetti comportamenti che, oltre ad essere in violazione del regolamento comunale, comportano anche maggiori costi a carico di tutta la comunità”.

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