Cronaca

Ghisleri, gang di giovanissimi
semina il caos: sei fermati

AGGIORNAMENTO – Caos nella mattinata di giovedì all’istituto Ghisleri di Cremona, dove a metà mattina sono intervenuti Carabinieri e Polizia in seguito a un blitz da parte di alcuni minorenni, che hanno commesso atti vandalici, aggredito dei collaboratori scolastici e creato parecchia confusione.

I militari della Caserma Santa Lucia e quelli del Nucleo Radiomobile sono intervenuti immediatamente, coadiuvati dagli uomini della questura, fermando diverse persone, che sono state accompagnate in caserma per l’identificazione e ulteriori accertamenti. Sei i fermati, tutti tra i 15 e 16 anni: sembra che, trovando i cancelli aperti, abbiano pensato bene di approfittarne per intrufolarsi all’interno, iniziando a gridare e a creare subbuglio. Qualcuno, che non è stato identificato, ha anche mandato in frantumi la copertura in plastica del sistema antincendio, con un botto che in un primo momento aveva fatto pensare allo scoppio di petardi. Tutti i ragazzi coinvolti, dopo un dovuto richiamo, sono stati poi riaffidati ai genitori.

A raccontare come sono andate le cose è la preside, Simona Piperno: “Avevamo dato disposizione di mantenere cancelli aperti perché si ipotizzava che al suono della campanella tutti si sarebbero fiondati fuori da scuola, e si volevano evitare resse. Questi ragazzi si sono quindi precipitati dentro, passando dalle scale antincendio, dove hanno spintonato una collaboratrice scolastica che era di guardia”.

Una volta dentro, hanno dapprima preso di mira estintori e canalette dell’acqua, cercando di creare scompiglio. Una volta individuati dal personale scolastico e dagli insegnanti sono stati invitati ad allontanarsi, ma una volta accerchiati hanno sferrato una gomitata allo zigomo di un’altra collaboratrice scolastica, cercando di darsi alla fuga. A fermarli sono stati poi i militari. I ragazzi avrebbero successivamente dichiarato di non frequentare alcun istituto scolastico, nonostante la giovane età.

“Se ciò fosse vero, ancora di più quanto accaduto mette in evidenza come vi sia bisogno di creare percorsi di recupero e riavvicinamento degli studenti alla scuola” sottolinea la preside Piperno. “D’altro canto i fondi del Pnrr mirano proprio a quello: tali soggetti sono i principali destinatari di questo piano”.

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