80enne scaraventata a terra e
scippata. Condannati gli autori
A Jenchi Guarda, pena di 6 anni, mentre al complice Nicholas Renati, 4 anni e 8 mesi.
L'aggressione lo scorso dicembre al parcheggio del CremonaPo
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Per la brutale aggressione avvenuta lo scorso 13 dicembre ai danni di una cremonese di 80 anni, strattonata e derubata della borsetta al parcheggio del CremonaPo e rimasta per ore sotto shock, oggi il giudice dell’udienza preliminare ha condannato i due responsabili: si tratta di Jenchi Guarda, 47 anni, nato a Rho, condannato a 6 anni, e Nicholas Renati, 24 anni, nato a Pavia, condannato a 4 anni e 8 mesi. I due, con alle spalle numerosi precedenti penali specifici e residenti nel campo nomadi di Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, sono stati processati con il rito abbreviato. Attualmente Renati è agli arresti domiciliari, mentre Guarda è in carcere a Monza. Per la vittima, parte civile attraverso l’avvocato Marco Soldi, il risarcimento del danno sarà da liquidarsi in un separato giudizio civile. Per Renati, il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi e 800 euro di multa, mentre per Guarda, 3 anni e 8 mesi.
Per l’anziana, lo spavento era stato talmente tanto che era rimasta immobile in auto per ore. Impossibilitata a chiedere aiuto, essendo stata derubata anche del cellulare, era stata trovata dolorante, claudicante e in stato confusionale.
Furto con strappo, lesioni aggravate e utilizzo indebito di carte di credito. Queste le accuse mosse ai due imputati che erano stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile. In un video, i due malviventi si erano pure vantati dello scippo all’ottantenne, mostrando i soldi.
Quel pomeriggio l’anziana, dopo aver fatto la spesa, era tornata alla propria auto parcheggiata all’interno del centro commerciale, quando, mentre stava posizionando la merce nel bagagliaio, era stata aggredita e derubata della borsa che portava a tracolla. Dentro c’erano i documenti, le chiavi di casa, il cellulare, la tessera bancomat e circa 600 euro in contanti.
Guarda e Renati erano arrivati a Cremona da Limbiate. Una volta nel parcheggio del centro commerciale, avevano cambiato la targa del loro veicolo sostituendola con una clonata; poi erano entrati all’interno del Cremona Po, scegliendo la propria vittima, pedinandola a pochi metri di distanza fino all’arrivo alla sua auto, dove, approfittando di un momento di distrazione della donna, le avevano strappato la borsa, facendola cadere a terra e provocandole ematomi alla spalla, alla mano, al gomito e al ginocchio, oltre ad una cardiomiopatia da stress, nota con il nome di “sindrome di Takotsubo”, detta anche sindrome del cuore infranto, che consiste in una sofferenza cardiaca temporanea che può riprodurre tutti i sintomi tipici dell’infarto e che scaturisce da una situazione stressante o emotiva molto importante.
Nelle ore successive, in diversi negozi tra Lodi e Monza, per 15 volte la coppia di malviventi aveva effettuato numerosi pagamenti con le carte di credito appena rubate, per un totale di circa 4000 euro, acquistando capi di abbigliamento e gioielleria.
A permettere agli investigatori di arrivare alle identità dei due uomini, rintracciati a Tortona e a Limbiate dopo una lunga e articolata ricerca, erano state le immagini della videosorveglianza, i tabulati telefonici delle utenze in uso ai due imputati che li collocavano sul luogo del reato e i ripetuti acquisti effettuati con il bancomat il giorno del furto e il giorno seguente.
Sara Pizzorni