Politica

Poche le donne sindaco. In
regione Cremona fanalino di coda

Cremona fanalino di coda in Lombardia per presenze femminili nella posizione di sindaco. Nel 2020 erano 11 le donne alla guida dei Comuni nella nostra provincia su un totale di 113, meno del 10%, il dato è peggiorato di una unità nel 2021 con 10 donne, pari all’8,85% del totale.
Segue Lecco con 12 donne su un totale di 84 sindaci, il 14,2%, e poi Mantova con 10 donne su 64, il 15,6%. Il dato Lombardo fa registrare sempre nel 2021, 271 donne su un totale di 1500 sindaci, pari al 18,7%.

Diversa la situazione per gli assessori e i consiglieri comunali, ma le presenze femminili in politica sono anche frutto delle leggi che hanno tentato di portare in questo ambito la parità di genere.
Nel 2012 la legge sulle quote rosa ha imposto che nei Comuni con più di 5000 abitanti nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore ai due terzi, e che nei comuni sopra i 15mila abitanti vale la doppia preferenza di genere, ossia la possibilità di esprimere la preferenza a due candidati, a patto che siano di sesso diverso.

Nel 2014 la legge Delrio ha stabilito che nelle giunte dei comuni con più di 3000 abitanti nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Questo ha fatto sì che nella provincia di Cremona al 31 dicembre 2021 ci fossero in carica 133 assessori di sesso femminile su un totale di 287, pari al 46%, dato di qualche punto superiore a quello lombardo che vede la presenza del 42,46% di assessori donne. Per quanto riguarda i consiglieri, si registrano 404 donne su un totale di 1182, ovvero il 34,4%, dato in linea con quello lombardo.

Eleonora Busi

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