Cronaca

Sopravvivere al caos: Tasmania di
Paolo Giordano all'anteprima Paf

Lo scrittore Paolo Giordano ha raccontato il suo nuovo romanzo, “Tasmania” (ed. Einaudi) questo pomeriggio nel cortile del museo archeologico di San Lorenzo, nell’anteprima del Porte Aperte Festival che entrerà nel vivo giovedì prossimo 8 giugno e fino a domenica 11.  Al centro di questo romanzo introspettivo, la crisi che non è solo quella di una coppia, ma anche di una generazione e del nostro pianeta.

Un racconto su più livelli iniziato a settembre del 2021, ma ambientato sei anni prima: quindi concepito nel contesto di una pandemia che stava andando lentamente allentando la presa ma che avrebbe lasciato innumerevoli strascichi e ambientato in un anno in cui di cambiamenti climatici si iniziava appena a parlare a livello mediatico, con la Conferenza di Parigi. Da lì in avanti quel tema sarebbe diventato sempre più centrale ed oggi lo è più che mai.

“Tengo sempre più a scrivere romanzi che ci parlano dell’attualità”, ha spiegato l’autore nella conversazione con Alice  Pisu, di fronte a un pubblico numeroso (l’organizzazione del Paf ha dovuto via via aggiungere sedie) e un richiamo ai fatti dei nostri giorni c’è anche in altro tema che trova spazio nel romanzo, quello della famiglia allargata, della paternità che non si esplica necessariamente in un fatto biologico, ma in un insieme di relazioni. Per finire con il viaggio del protagonista in Giappone, dove l’incubo atomico – purtroppo anche questo rispolverato nelle cronache di guerra – si apre inaspettatamente ad un futuro forse di rigenerazione.

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