Cronaca

Le piogge di maggio mettono la
parola "fine" a 16 mesi di siccità

Foto Sessa

Il mese di maggio interrompe il lungo periodo di siccità meteorologica ed idrologica che ha caratterizzato il Distretto del Po negli ultimi 16 mesi. Ad annunciarlo è l’Autorità distrettuale, che ha reso noti gli ultimi dati. Il mutato scenario meteorologico ha portato a una generale ripresa dei deflussi lungo l’asta principale del fiume, con valori massimi (durante il transito della recente piena) prossimi a 3000 m3/s registrati nelle sezioni di Piacenza e Pontelagoscuro (FE). Le portate attuali medie mensili, invece, nelle stazioni principali di riferimento, si attestano a: Piacenza 753 m3/s; Cremona 852 m3/s; Boretto (RE) 949 m3/s; Borgoforte (MN) 1074 m3/s; Pontelagoscuro (FE) 1110 m3/s.

Secondo l’Autorità, “la dinamicità atmosferica che ha contraddistinto il mese, stando ai modelli previsionali, si protrarrà anche per la prima decade di giugno. Le precipitazioni cadute fino ad oggi ed il conseguente incremento dei livelli idrometrici di quasi tutti i corsi d’acqua cambiano in modo significativo lo scenario meteo-idrologico”.

Anche per questi motivi, durante la riunione odierna dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici si è deciso di abbassare il livello di severità idrica del Distretto da “medio in assenza di precipitazioni” a “basso con precipitazioni”.

Un cambio di tendenza significativo è stato osservato anche nei livelli delle falde con particolare riferimento alla falda freatica di pianura che si presenta ovunque in netta ripresa e localmente anche in saturazione. Per le falde profonde, i cui tempi di ricarica sono caratterizzati da meccanismi più complessi e pertanto risultano generalmente più lunghi, occorrerà attendere ancora del tempo per osservare degli incrementi di volume rilevanti.

“Al momento, a scala Distrettuale si evidenzia un’importante ripresa dei volumi di risorsa idrica disponibile, sia rispetto all’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio, sia rispetto al medesimo periodo dello scorso anno” fa sapere ancora l’autorità. “I volumi invasati nei Grandi Laghi sono prossimi al valore massimo consentito dalla regolazione, ad eccezione del Lago di Garda che, sebbene in ripresa, risulta ancora inferiore alle medie. Gli accumuli nivali sull’arco alpino centro-occidentale risultano essere tornati in linea con i valori tipici del periodo e localmente anche superiori alle medie (come Alpi Cozie e Graie). Le percentuali massime di invaso per i Grandi Laghi regolati sono: Lago di Como 73,6 %; Lago Maggiore 92%; Lago d’Iseo-Lago d’Idro: 84%; Lago di Garda: 65%”.

L’Indice Standardizzato delle portate fluviali (SFI), calcolato negli ultimi 30 giorni, identifica per le sezioni principali del fiume Po (Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro) una condizione idrologica di “siccità moderata”; il medesimo indice calcolato a fine aprile per le stesse sezioni identificava una condizione di “siccità estrema” con valori inferiori ai record storici di lungo periodo.

Per i prossimi 7-10 giorni sono previste condizioni meteo instabili, con precipitazioni diffuse e temperature prossime o inferiori ai valori tipici del periodo. Alla luce di questo quadro, “ci si appresta ad entrare nel periodo dell’anno in cui vi è maggior utilizzo della risorsa idrica in condizioni decisamente più favorevoli rispetto a quelle che si prospettavano fino a fine aprile” fa sapere l’Autorità. “Ciò non toglie che localmente potrebbero comunque aversi condizioni di scarsità idrica in quanto per un recupero completo del deficit idrico sin qui maturato occorrerà comunque attendere una stagione autunnale ed invernale particolarmente umida”.

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