Cronaca

Bilancio Cremona Solidale accende
dibattito in Consiglio comunale

Il futuro di Cremona Solidale è stato al centro di un acceso dibattito in consiglio comunale, con molti interrogativi sollevati dall’opposizione e altrettante repliche da parte della maggioranza.

Come ha sottolineato l’assessore Rosita Viola nel presentare il documento, l’azienda ha chiuso l’esercizio 2022 con un risultato in positivo, +117.759 euro. “Un risultato significativo per una realtà come questa”, reso possibile da “un’azione puntuale di verifica dei costi e di contenimento delle spese. Il tutto  tra l’altro, dopo due anni di gestione straordinaria dovuta prima alla pandemia e poi alla congiuntura internazionale e ai conflitti”.

Ne è un esempio il caro-bollette: “nel 2022 l’importo più significativo di spesa è quello delle utenze, pari a 2.207.500 euro, con un incremento di 824.271 euro rispetto all’anno prima” ha sottolineato l’assessore. In questo contesto, “bisogna tenere conto che nel 2022 c’è stato anche aumento generalizzato dei prezzi al consumo +8,1%”.

A sostegno dell’assessore anche i consiglieri di maggioranza, come Lapo Pasquetti, secondo cui a fronte dell’incremento dei costi, “il risultato è positivo, e non è corretto dipingere Cremona Solidale come un’azienda che non si regge in piedi da sola”.

Ben diversa è la posizione del centrodestra, come si evince dagli interventi di tutti i consiglieri di opposizione. “Come evidenzia la stessa relazione di accompagnamento al bilancio, escludendo le sopravvenienze attive legate ai finanziamenti pubblici, la gestione caratteristica dell’azienda presenta un quadro di criticità dal punto di vista della sostenibilità economica” ha spiegato Carlo Malvezzi (Fi). “Per questo si chiede al Comune che faccia delle scelte, indicando un chiaro indirizzo: se Cremona Solidale deve essere il braccio operativo dei servizi sociali va messa in condizione di lavorare. Altrimenti la sua vocazione va rivalutata”.

Dello stesso parere il collega Saverio Simi, che si è chiesto “dove stiamo andando e quale sia la visione che si vuole dare in prospettiva. Servono nuove linee di azione”. Per Pietro Burgazzi (Fdi), vista la situazione “si devono rivedere un po’ di cose”.

Secondo Alessandro Zagni (Fdi), “Cremona Solidale è un’azienda che sta lavorando bene. Chi non sta facendo la propria parte è il Comune, che continua a trasferirle servizi di natura sociale senza però trasferire la programmazione delle risorse finanziarie per la loro erogazione. Dunque, serve una precisa linea di indirizzo”.

A sostegno dell’amministrazione è intervenuto Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona), secondo cui: “il dato più rilevante è l’incremento di bilancio. Un dato incontestabile e significativo. L’azienda si è sviluppata nonostante le difficoltà e questo spiega chiaramente che direzione abbia preso”.

Anche per Roberto Poli (Pd) i numeri parlano chiaro: “le utenze sono Aumentate del 60%. A fronte di ciò il contributo di Regione Lombardia è cresciuto solo del 2,8%”.

A chiudere il cerchio ha pensato l’assessore Viola, la quale ha ribadito di conoscere bene “quanto sia difficile la situazione nel sociale. E’ un grido di allarme generalizzato, e riguarda tutte le realtà di questo settore”. Viola ha ribadito quindi di conoscere bene anche la situazione di Cremona Solidale, evidenziando pero che “l’impegno in quel senso, da parte del Comune, è importante sia dal punto di vista economico che progettuale”. Non è tutto: “Negli anni, i risultati di gestione dell’azienda hanno evidenziato un miglioramento notevole” ha chiosato l’assessore. “D’altro canto Cremona Solidale risente anche del fatto che l’amministrazione Perri in 5 anni non abbia mai adeguato le rette”. 

Laura Bosio

 

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