Politica

Biometano, ennesimo scontro
tra maggioranza e opposizione

Continua il dibattito sull’impianto di biometano, la cui costruzione, da progetto di A2A, è prevista vicino all’attuale inceneritore: un’interrogazione del consigliere di Forza Italia Carlo Malvezzi ha portato l’argomento all’attenzione del Consiglio Comunale, con alcune richieste precise: “garantire alla cittadinanza la massima conoscenza dei contenuti del progetto, di tutte le osservazioni formulate dai soggetti preposti a curarne l’istruttoria e delle controdeduzioni/integrazioni depositate dal soggetto proponente”.

Si chiede inoltre di “promuovere a breve un’assemblea pubblica, aperta alla partecipazione di tutti gli enti ed i soggetti interessati”.

Per Federico Fasani, intervenuto nel dibattito, “sarebbe importante andare verso i dialogo, per accompagnare un processo così importante. Ci troviamo di fronte a un numero consistente di cittadini che vuole fare sentire la propria voce, dal momento in cui su questo argomento c’è stata poca partecipazione pubblica”.

Luca Nolli (M5S) ha invece posto l’accento sul tema dell’inquinamento, ma anche sul fatto che “questo progetto non porta alcun vantaggio, se non gli incentivi economici statali per la sua realizzazione, che finiranno nelle tasche del gestore, mentre ai cremonesi resterà solo ennesima aria inquinata da respirare”.

Dura replica da parte dei consiglieri della maggioranza, soprattutto sulla questione ambientale: “il biometano è una fonte energetica rinnovabile da tutti riconosciuta” ha detto Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona). Per Roberto Poli (Pd) “si dovrebbe evitare un approccio ideologico su questi temi. Non è vero che sul tema è mancata la partecipazione, perché di occasioni di dibattito ve ne sono state numerose”.

A chiudere è stato il sindaco Gianluca Galimberti, che ha tirato le orecchie alla minoranza rinviando al mittente tutte le accuse: “Cremona 2030 è un progetto complesso e non accetto che mi si dica che non è stato fatto niente. In esso sono contenuti diversi progetti, tra cui gli investimenti sul teleriscaldamento, l’essiccamento dei fanghi, la Tarip, il recupero del calore dal depuratore, le comunità energetiche e ovviamente il biometano. Tutte cose su cui stiano lavorando. Ed è sbagliato dire che non c’è confronto o partecipazione, perché in realtà ve ne sono stati numerosi”. lb

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