20 maggio, giornata
mondiale delle api
La Giornata mondiale delle api si celebra il 20 maggio di ogni anno, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare come l’umanità dipenda dalla loro preziosa attività e da quella di altri insetti impollinatori: proteggerle significa contribuire alla soluzione di problemi legati all’approvvigionamento alimentare globale nonché prevenire la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi.
Inoltre, la ricorrenza ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulle attività umane che mettono a rischio le api: l’utilizzo di insetticidi e pesticidi, unito ai cambiamenti nell’uso del suolo, può ridurre i nutrienti a loro disposizione e rappresentare quindi una minaccia per le loro colonie.
In questo scenario si collocano le attività del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale dell’ATS della Val Padana, che hanno l’obiettivo di garantire il benessere animale e la sicurezza degli alimenti di origine animale.
Sul territorio dell’ATS della Val Padana si trovano 21.866 alveari (8.262 dei quali per produzione per autoconsumo e 12.604 per produzione per commercializzazione) e un totale di 2.717 sciami.
“Il compito del Dipartimento Veterinario su questo fronte consiste in una duplice attività: quella programmata e quella a richiesta – spiega Carlo Madoglio veterinario di ATS e membro del Gruppo di Approfondimento Tecnico in apicoltura di Regione Lombardia -. I controlli programmati sono finalizzati a verificare la corretta identificazione e registrazione delle attività di apicoltura, effettuare accertamenti farmacologici e controllare eventuali patologie infettive ed infestive tipiche delle api.
Nel corso del 2023 sono stati programmati 61 controlli, attualmente in fase di esecuzione e con esito favorevole in tutti i casi già accertati. L’ATS esercita inoltre un’azione di controllo su campioni di miele, nell’ambito del Piano Nazionale Residui relativamente alla ricerca di fitofarmaci, pesticidi e antibatterici; i 9 già effettuai hanno dato anch’essi esito favorevole, a testimonianza della salubrità delle produzioni relative ai prodotti dell’alveare sul territorio dell’ATS della Val Padana.
Una particolare attenzione è riservata ai fenomeni di spopolamento, moria e avvelenamento anche grazie alla collaborazione interistituzionale con i Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) dei Carabinieri Forestali. Nel 2020, si è verificato un evento particolarmente grave che ha portato anche ad un esposto in Procura. Da allora possiamo dire che l’attenzione e la sensibilità su eventi simili a livello locale è decisamente cresciuta: quest’anno la situazione rispetto a morie e spopolamenti appare sotto controllo”.
Il Dipartimento Veterinario dell’ATS è impegnato anche in attività di divulgazione e formazione per associazioni, Comuni e scuole.
“Lo scopo è quello di diffondere la conoscenza del lavoro delle api – conclude Madoglio – informando sulla loro importanza per l’ecosistema, spingendo bambini e adulti a mettere in atto comportamenti che aiutino gli impollinatori, rispettando gli ambienti in cui questi vivono, a partire dal giardino di casa”.