Cronaca

Arrestati sei rapinatori e truffatori
seriali: avevano colpito a Monticelli

Avevano colpito anche a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina, ad una manciata di chilometri da Cremona, due dei membri dell’organizzazione smantellata in queste ore dai Carabinieri, dedita a furti e rapine in abitazione mediante raggiro a danno di anziani. Sei le persone finite in manette: 5 uomini tra i 22 e i 64 anni di età e ad una giovane donna di 19anni.

L’indagine ha permesso di smantellare l’organizzazione radicata sul territorio che ha compiuto 18 furti e rapine in danno di anziani perpetrati tra gennaio e aprile 2023 mediante il raggiro del “finto tecnico dell’acquedotto” in Piemonte, Lombardia e provincia di Piacenza.

Il 28 marzo 2023 a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina, due componenti dell’organizzazione erano entrati in casa di un’anziana signora di 83 anni. Accortisi però che la donna era in compagnia della badante, per fuggire avevano spintonato violentemente l’anziana, facendola cadere a terra, per fortuna senza procurarle gravi ferite.

Un vicino di casa, sentendo dei rumori, era uscito in strada, e aveva notato due persone che si allontanavano a gran velocità  a bordo di un’auto di colore scuro. Sul posto era intervenuta una pattuglia della Stazione Carabinieri di Monticelli d’Ongina, che raccolti i primi elementi utili aveva avviato subito le indagini. Il tutto è sfociato, grazie anche ad una stretta collaborazione con i colleghi dell’astigiano, nell’identificazione e nell’arresto dei due autori, che erano componenti della banda di truffatori seriali.

In alcuni dei 18 casi è contestato anche il delitto di rapina aggravata per aver utilizzato sostanze urticanti durante l’azione criminosa, accentuando in tal modo lo stato di vulnerabilità delle vittime. Nel complesso, i proventi delle illecite attività predatorie contestati alle persone indagate si aggirano intorno ai 100mila euro circa.

I carabinieri, oltre a dare esecuzione ai provvedimenti di custodia cautelare (3 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) hanno effettuato diverse perquisizioni in abitazioni utilizzate dagli indagati come ricovero “sicuro” delle autovetture e degli strumenti utilizzati per perpetrare i reati.

Sono stati trovati e sottoposti a sequestro: diverse bombolette di spray urticante, materiale pirotecnico, attrezzature e dispositivi elettronici vari per simulare la misurazione delle contaminazioni idriche, un tesserino di riconoscimento per tecnico società acquedotto, pettorina catarifrangente, varie ricetrasmittenti e telefoni cellulari, un foglio manoscritto riportante l’elenco delle frequenze radio in uso alle centrali operative dell’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio nazionale, varie targhe di autovetture, arnesi atto allo scasso e indumenti per il travisamento in occasione degli eventi delittuosi. In ultimo, sono state sequestrate le due autovetture, una mercedes di colore grigio ed un’audi di colore nero, intestate a prestanome ed esclusivamente utilizzate per la commissione dei delitti. lb

 

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