Il vescovo Napolioni alla
processione di Isola Pescaroli
Lungo le rive del Grande Fiume, presso il piccolo centro di Isola Pescaroli (nel comune San Daniele Po), domenica 14 maggio si è tenuta la festa della Madonna della Fiducia, presso l’omonimo santuario. Una giornata all’insegna della preghiera e della tradizione che ha saputo far rivivere anche quest’anno lo spirito di un’antica devozione, attirando persone anche dai paesi limitrofi per un pomeriggio caratterizzato dalla scenografica discesa sul fiume dell’immagine di Maria. Presente alla festa anche il vescovo di Cremona Antonio Napolioni che ha presieduto la Messa nel santuario prima della la processione verso il Po, alla presenza del parroco don Roberto Musa e di numerosi fedeli, del sindaco di San Daniele Po Davide Persico, del vicesindaco Francesca Guerreschi e dei volontari della Protezione civile.
La volontà di erigere il Santuario nasce dalla devozione di don Martino Aletti per la Madonna della Fiducia, nata durante gli anni del seminario a Roma e rafforzata ulteriormente dopo il miracolo del 1951, anno nel quale ci fu una grandissima e rovinosa alluvione che colpì tutti i paesi vicini, risparmiando però Isola Pescaroli. L’anno seguente ci fu l’inaugurazione del santuario, eretto dalle spoglie della precedente chiesa di San Biagio in onore della Madonna della Fiducia, proclamata di conseguenza Regina del Po dall’arcivescovo Giovanni Cazzani. Fu Papa Pio XII a benedirne le corone l’8 maggio 1952.
«Maria non ha fatto grandi cose. – ha spiegato mons Napolioni nell’omelia – Poche parole. Una, la più piccola, gigantesca è il “sì” che rende Maria infinitamente bella e necessaria, non solo alla nascita di Gesù ma alla vita della Chiesa e del mondo. Il titolo con cui voi qui la adorate, come è adorata la stessa immagine nel seminario di Roma, Madonna della Fiducia, è bellissima. Esprime il bisogno più semplice e basilare della vita di un uomo».
Il Vescovo ha poi aggiunto che «questa Italia che genera meno figli forse si sta ammalando di sfiducia. Sì, ci vogliono le leggi, le case, gli interventi economici, è sacrosanto, ma è la fiducia che dobbiamo far circolare. È la fede che genera la fiducia, e la fiducia sostiene la fede: una fede teorica, una fede devota, una fede di doveri, una fede di rosari… Ma senza fiducia, senza sorriso, senza il gusto questa è una fede che non cambia il cuore». Mons. Napolioni ha poi concluso domandandosi «qual è il desiderio più grande di Maria in questo momento? Il desiderio di Maria è che tutti noi siamo talmente uniti a Gesù da farla sentire sempre e solo madre di Gesù ma anche con noi. Ecco perché Pietro ci ha detto di adorare il signore Cristo nei vostri cuori».
Al termine della Messa, con in sottofondo la musica del Complesso Bandistico Cannetese, la Protezione civile ha portato l’immagine della Madonna accompagnata dai fedeli in processione per le vie del paese, fino a raggiungere le rive del fiume, luogo nel quale l’immagine sacra è stata posta sulla barca, accompagnata dal Vescovo, dal vicesindaco e da don Musa. In mezzo al fiume mons. Napolioni ha benedetto le acque affinché possano rimanere calme e tranquille. Quindi è stato gettato in acqua un mazzo di fiori, nel ricordo di tutti coloro che sul fiume hanno perso la vita.
Sempre accompagnata dalla musica della banda, l’immagine della Madonna della Fiducia ha fatto quindi ritorno sulla terra ferma, per poi essere nuovamente accompagnata nel suo santuario, dal quale ogni giorno veglia sugli abitanti del paese e di tutti quelli che vivono lungo le rive del fiume Po.