Musica a tutto volume in piazza Pace
Ignorato il nuovo regolamento
Sembrava un concerto live, invece era un dj set quello che venerdì sera è stato allestito in piazza della Pace a volume altissimo, fino a poco prima di mezzanotte, dopo che i titolari dell’Hotel Impero sono andati a chiedere ai ragazzi alla consolle di far cessare la musica. Cosa effettivamente avvenuta alle 23,45, ma ormai per i clienti che alloggiavano nell’albergo, il danno era già stato fatto. Si apre così ufficialmente anche quest’anno la querelle dei rumori in piazza della Pace, dove si trovano i locali più gettonati dai giovani nel cuore della città e dove il regolamento di convivenza civile appena approvato dal Comune impone ai titolari dei pubblici esercizi di ingaggiare dei vigilanti per impedire che determinate situazioni degenerino. Evidentemente la musica a tutto volume che impedisce di dormire nonostante le stanze d’albergo siano insonorizzate, è ritenuta la normalità.
“Non so più cosa dire” afferma Silvio Lacchini, patron dell’Impero, che auspica buone relazioni con i titolari dei bar, perchè è giusto che la città sia vitale, ma che si chiede se il ricordo di una notte insonne sia quello che il Comune vuole lasciare ai turisti che alloggiano a due passi dal Duomo.
“Mi domando se qualcuno sa dell’esistenza di questo regolamento”, ci ha detto dopo aver segnalato personalmente la situazione di venerdì al sindaco e agli assessori competenti. Per colmo d’ironia il palco dei dj stavolta era stato posizionato proprio di fianco all’ingresso dell’Impero e i clienti erano allibiti.
Il timore è che questo sia solo l’inizio di un lunga stagione problematica, autorizzata dal comune peraltro, visto che gli Ape Si, questo il nome del dj set, hanno il benestare dell’ente. E a mali estremi, estremi rimedi: l’Impero potrebbe chiudere i battenti e quantomeno, per i prossimi mesi, non pagare la tassa di soggiorno. “Tra i nostri clienti – aggiunge Lacchini – molti sono professionisti o si trovano a Cremona per lavoro, per loro non riuscire a dormire nonostante gli ambienti siano stati insonorizzati, non è una cosa di poco conto. Al momento di pagare la tassa di soggiorno molti di loro ironizzano, visto che hanno dovuto passare la notte con i tappi alle orecchie. Su questo mi piacerebbe conoscere l’opinione dell’assessore alla Cultura”. gbiagi