Ambiente

Maggio piovoso, scesi 50 mm
Le riserve idriche respirano

FOTO SESSA

Le abbondanti piogge di questi ultimi giorni fanno tornare un po’ di sereno nelle aspettative del mondo agricolo per quanto riguarda la stagione irrigua.
Siamo ancora sotto la media, ma la situazione è migliore rispetto all’anno scorso, come spiega il direttore del Consorzio Irrigazioni Cremonesi, ingegner Luca Milanesi.

“La condizione di partenza di quest’anno è sicuramente migliore di quella dell’anno scorso – spiega –  la peggiore rispetto alle serie storiche in nostro possesso. I laghi di riferimento per noi, Como e Iseo, ad oggi sono prossimi al massimo della loro capacità; il dato che rimane preoccupante e che sapevamo sarebbe rimasto il punto debole della stagione, è l’accumulo di neve in quota che oggi  ha valori che sono del 45% inferiori alla media”, ma l’anno scorso in questo periodo era inferiore del 60% circa.

“Complessivamente come risorse disponibili, siamo sotto del 35%, ma la situazione di partenza è migliore, grazie alle precipitazioni di questo mese: siamo a 50 mm di pioggia fino ad oggi sul nostro territorio e quindi le colture ne hanno beneficiato, mentre l’anno scorso c’era una situazione di estrema siccità già a partire da questi mesi”. I campi di mais insomma sono già stati graziati dalle piogge di questi giorni e lo saranno ancora di più la prossima settimana, quando da martedì sono previste ancora abbondanti piogge dopo la pausa di domenica e lunedì.

Il tema al centro del dibattito che si è aperto tra gli addetti ai lavori l’anno scorso, durante il picco della siccità, è però quello di come immagazzinare questa risorsa tanto preziosa quanto sempre più rara. E su questo sembra non ci siano ancora interventi decisivi, nè sul fronte di invasi né sull’utilizzo delle cave dismesse “Questo è un tema centrale – commenta Milanesi –  le proposte sul tavolo sono tante, importante valutarle tutte con attenzione secondo le specificità territoriali; credo che la soluzione che porterebbe maggior vantaggio al nostro sistema irriguo è l’aumento di capacità di immagazzinamento nei grandi laghi regolati, che a fronte di interventi sì onerosi e complicati anche dal punto di vista politico, hanno forse il miglior rapporto costi – benefici”.

Per avere un quadro preciso di come le piogge di maggio stanno influendo sulle riserve idriche complessive (precipitazioni, laghi, invasi alpini, neve), bisognerà attendere però la fine della prossima settimana quando Arpa Lombardia pubblicherà il dato complessivo relativo proprio alle riserve di neve e degli invasi alpini.

Intanto già oggi si può notare l’innalzamento del livello del grande fiume, che all’idrometro del ponte in ferro segna – 5,85 dopo che a inizio aprile era sceso anche oltre gli 8 metri. gbiagi

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