Cronaca

Contenimento cinghiali, approvato
progetto centri stoccaggio

Buone notizie nell’ambito del Piano di contenimento dei cinghiali sul territorio cremonese: in mezzo alle tante criticità legate ai limiti dell’attuale legge regionale, è finalmente stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione dei due nuovi centri di stoccaggio che sorgeranno a Castelverde e a Gussola e che saranno fondamentali per dare ai cacciatori uno spazio in cui portare gli animali abbattuti in attesa che vengano inviati ai centri di lavorazione delle carni.

Si tratta di un progetto del valore di 145mila euro, finanziato da Regione Lombardia grazie alla vincita di un bando, che per la Provincia era diventato indispensabile per l’attuazione del Piano di controllo. Esso si rivela infatti oggi poco efficace, si legge nella relazione, “a causa dell’assenza di una struttura di lavorazione della selvaggina nelle vicinanze delle aree interessate”. Con la realizzazione di questi centri, si abbattono i tempi di conferimento delle carcasse, evitando ai cacciatori di dover percorrere 140 chilometri tra andata e ritorno per arrivare al più vicino centro di laborazione, situato a Brescia.

I due centri di sosta sorgeranno quindi in punti strategici del territorio, ossia due case cantoniere già di proprietà della Provincia: una a Castelverde, a copertura anche della zona Cremasca, e l’altra a Gussola, a copertura della zona Casalasca.

L’utilizzo delle strutture potrà essere gestito in autonomia, mediante una cella con serratura elettronica che consenta l’apertura con codice numerico o impronta digitale. Essa sarà composta da un locale per il ricevimento dei capi, l’eviscerazione e la scuoiatura, dotato anche di lavandino, una cella frigorifera per lo stoccaggio degli animali e un locale per il servizio veterinario.

Le tempistiche dovranno essere piuttosto strette: si dovrà infatti procedere alla fase di individuazione degli operatori economici entro i termini necessari per rispettare quanto indicato nel bando di finanziamento di Regione Lombardia, ossia il 31 ottobre.

Laura Bosio

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