Cronaca

Bocciodromo di Cremona: si
va verso una gestione a tre

Il bocciodromo di Cremona va verso una gestione a tre: il Cai per le aree esterne, un’associazione sportiva dilettantistica (la Bocciofila di Castelvetro Piacentino) per i campi di bocce e il rinnovo dell’attuale gestore per quanto riguarda l’area del bar e della ristorazione. Una soluzione raggiunta grazie ad un lavoro lungo e impegnativo messo in campo dall’assessore Luca Zanacchi e dall’ufficio Sport del Comune di Cremona.

L’amministrazione è dovuta correre ai ripari, dopo che alla manifestazione di interesse pubblicata nei mesi scorsi aveva risposto un solo soggetto, il Cai di Cremona, interessato però solo alla parte esterna della struttura. E sebbene la commissione tecnica che ha analizzato la proposta dell’associazione l’abbia trovata valida, si è reso necessario definire il futuro della parte indoor, per la quale non era arrivata nessuna richiesta.

“Abbiamo iniziato a ragionare con alcuni soggetti, e abbiamo trovato un riscontro nell’unica associazione sportiva che al momento ha sede legale nel bocciodromo, e che si occupa appunto del gioco delle bocce” sottolinea Zanacchi. “Quest’ultima, che non aveva risposto alla manifestazione di interesse perché sarebbe stato fuori dalla loro portata gestire tutta la struttura, si è invece detta interessata ad occuparsi della parte esclusivamente sportiva, ossia le 4 piste, i 4 campi e gli spogliatoi. Hanno anche portato idee molto interessanti. Dunque, prosecuiremo con loro l’interlocuzione, per trovare una formula che più si adatti alle loro esigenze, all’interno delle normative di gestione”.

Per quanto riguarda la parte commerciale, ossia il bar, la situazione è più articolata: l’attività dell’attuale gestore precedentemente sottostava a un contratto con la Federazione Italiana Bocce, ma quando quest’ultima ha disdetto la convenzione, si è creata una situazione difficoltosa. Il Comune ha quindi prorogato la gestione fino al 15 maggio, nell’ottica di portare a termine una trattativa che consenta allo stesso gestore di proseguire nella propria attività.

Zanacchi non si risparmia una stoccata nei confronti della Federazione: “da parte loro non c’è stato neppure un cenno di collaborazione” sottolinea. “Ora la prospettiva è di riattivare le attività sportive di bocce entro il 30 giugno, consentendo la prosecuzione dell’attività di ristorazione, e liberando nuove energie per la parte esterna”.

Laura Bosio

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