Nuovo appello della Prefettura
per accoglienza migranti
Sempre caldo il fronte dei richiedenti protezione internazionale: appaltato fino al 2025 il servizio SAI del Comune di Cremona per una spesa di circa 10 milioni di euro
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Continua da parte delle Prefetture di tutta Italia la ricerca di alloggi per ospitare i profughi (richiedenti protezione internazionale) in arrivo sulle coste italiane e via terra. E anche a Cremona i problemi non sono risolti, dopo i reiterati appelli del prefetto Corrado Conforto Galli ai sindaci della Provincia affinchè sollecitassero le proprie comunità ad attuare un’accoglienza diffusa.
L’obiettivo non è stato raggiunto, visto che dopo il primo avviso per manifestazione di interesse di qualche settimana fa, nei giorni scorsi la Prefettura ne ha emesso uno nuovo, stavolta con scadenza 9 maggio. Tre le tipologie di accoglienza descritte: singole unità abitative con capacità massima di 50 posti, con organizzazione del servizio secondo modalità in rete; centri collettivi con capacità di 50 posti al massimo; centri collettivi con capacità ricettiva superiore, da 51 a 100 persone. Per tutte le tipologie, dovrà essere garantita una esperienza comprovata nel settore.
Nel frattempo anche il Comune si è mosso per dare continuità al suo progetto SAI (assistenza e integrazione, sia per minori non accompagnati che per adulti), ormai saturo da diversi anni. Le quattro cooperative già attive in questi percorsi si sono ripresentate al bando nella forma dell’associazione temporanea di scopo: sono coop. Nazareth – Mestieri; coop. Sentiero, oltre alla coop Servizi per l’Accoglienza che fa capo alla Caritas Diocesana.
Due milioni e 800mila euro l’importo (sovvenzionato dallo Stato) per il percorso SAI destinato agli adulti; oltre 7 milioni quello indirizzato all’accoglienza per i minori e neomaggiorenni (possono restare, su richiesta, fino ai 21 anni). In entrambi i casi la durata dell’appalto è fino al 31 dicembre 2025. gb