Cronaca

Crisi idrica, le piogge non bastano
Sertori: "Situazione ancora grave"

Le precipitazioni di questi giorni non bastano a scongiurare la crisi idrica. A dirlo è stato l’assessore Massimo Sertori in consiglio regionale, confermando la situazione difficile che permane nella nostra regione sul fronte dell’approvvigionamento dell’acqua. Del resto anche i numeri parlano chiaro: all’idrometro di Cremona il fiume Po segna ora -7,63, con una leggera risalita, dunque, ma l’andamento è già di nuovo calante e se non tornerà a piovere nei prossimi giorni potrebbe tornare di nuovo sotto i -8.

Secondo Sertori, quindi sono stati “sicuramente utili e importanti le piogge e le nevicate di questi ultimi giorni, ma la situazione in Lombardia continua a essere monitorata quotidianamente con tutte le attenzioni dovute”. Il deficit attuale, infatti, è ancora del -43%.

“Sicuramente – ha aggiunto Sertori – oltre alle recenti precipitazioni, un elemento rilevante è quello assunto dal “tavolo permanente” istituzionale, durante il quale tutti i soggetti chiamati in causa hanno agito responsabilmente condividendo azioni mirate alla corretta razionalizzazione delle risorse”. Una strada che, visto il permanere della crisi, dovrà proseguire nei prossimi mesi, come già programmato.

L’ACCUSA DELL’OPPOSIZIONE – Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale Matteo Piloni, che attacca il governo della Regione, accusandolo di: “mettere la testa sotto la sabbia, non accogliendo le proposte concrete che oggi abbiamo portato in aula per affrontare il grave problema idrico in Regione Lombardia. Abbiamo addirittura suggerito di affrontarle meglio, nel dettaglio, in commissione, per costruire un lavoro comune, ma la maggioranza ha detto no, sia alle nostre proposte, sia alla disponibilità che abbiamo dato di lavorare insieme”.

A mettere i puntini sulle I è anche il centrosinistra del territorio cremonese: “Nel 2022 i danni causati da eventi siccitosi sono stati valutati in 417milioni di euro e la nostra provincia è stata tra le più colpite con ben 78 milioni di euro” fanno sapere Vittore Soldo e Nicola Cantarini , segretari provinciali Pd e Gd di Cremona. “I i cambiamenti climatici sono già realtà: dobbiamo imparare dalla situazione dello scorso anno che non è stata una eccezione, ma sta diventando sempre di più la norma come dimostrano i dati idrici ancora più preoccupanti di quest’anno. Serve cambiare radicalmente l’approccio alla gestione dell’acqua: se continueremo a vederla come una questione di emergenza, le misure non saranno mai tempestive i danni sempre più elevati. Serve un approccio strutturale basato sulla prevenzione, a cominciare da un uso razionale e sobrio della risorsa idrica nell’immediato, partendo contemporaneamente con investimenti e progettazione di infrastrutture per soluzioni più strutturate per il medio termine. In quest’ottica serva una conoscenza approfondita di tutti i territori per declinare le diverse necessità in azioni concrete. Un tema essenziale come l’acqua, specialmente per un territorio come quello del cremonese, è così vitale che dovrebbe vedere uno sforzo che vada oltre le divisioni politiche”.

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