Cronaca

Il Ponchielli chiude il 2022 con
nuovi soci e aumento di produzione

foto Sessa

L’assemblea dei Fondatori del teatro Ponchielli ha approvato il 26 aprile scorso il Bilancio del 2022 che registra un avanzo di gestione di 3.388 euro, un aumento del valore della produzione di 858.000 euro e un valore complessivo dell’attività pari 4.109.000 euro.

In particolare, l’incremento del valore deriva per oltre la metà dagli incassi (+463.880); per  229.174 euro dai contributi in conto esercizio (dal Ministero +192.381; da Regione Lombardia +6.142; dai contributi Fondatori +13.391 e Sostenitori +17.260). Inoltre:  +165.931 per altre voci di entrata ad esempio l’affitto del teatro a terzi, sponsorizzazioni, attività di fundraising, gestione biglietteria MDV.

Parallelamente il 2022 ha segnato anche un aumento dei costi di produzione, pari a 4.082.318 euro, con un aumento di  1.118.142 rispetto al 2021.

L’assemblea è stata anche l’occasione per un confronto, dopo due anni e mezzo di mandato, tra il Sovrintendente, i Fondatori e i Sostenitori.

“Dopo gli avvenimenti pandemici – afferma il sovrintendente Andrea Cigni  – fronteggiando le sfide dei costi energetici, e la ripresa del pubblico che ha dovuto  riabituarsi agli spettacoli in presenza”. La Fondazione Teatro Ponchielli chiude ancora con un bilancio in positivo (il 2021 con un avanzo di gestione di circa 240.000 euro, generando un’importante riserva statutaria), e con una ripresa dell’attività spettacolare a pieno regime con 263 giornate di attività e 183 di spettacolo, riportando la dotazione patrimoniale in sicurezza, circa 770.000 euro, grazie ad accantonamenti specifici, generati dal buon andamento dell’attività gestionale”.

Cigni ha illustrato il lavoro fatto, sottolineando “il  grande lavoro di squadra, portato avanti con passione, competenza e dedizione da parte di tutto il Personale del Teatro, e al sostegno della cittadinanza, del Comune di Cremona con il suo prezioso contributo non solo economico, ma progettuale, delle istituzioni, del tessuto sociale e civile della città e delle più illuminate imprese del territorio (tra gli altri gli importanti progetti realizzati con Sperlari, Fondazione LGH, Nexus, Bossoni, C2, Cellini Caffè).

Oltre agli importanti accantonamenti a fondo di riserva ed emergenza si è registrato un aumento dell’occupazione, l’inizio di una strutturata
attività di fundraising che ha fruttato 400mila euro e l’ingresso costante di nuovi membri attivi: negli ultimi due anni sono entrati nella Fondazione Decal, Auricchio ed Ecomembrane tra i Fondatori emeriti; c’è stato il rientro della Provincia di Cremona tra i Fondatori di diritto e ancora A2A, Eurotecno, Impea, Growens tra i Promotori e numerosi altri Sostenitori Ordinari.

Il valore del Ponchielli  stato riconosciuto anche dal Ministero della Cultura, che ha indirizzato al teatro cittadino una premialità maggiore in termini di finanziamento e di punteggio qualitativo, collocandolo al primo posto in Lombardia e tra i primi teatri italiani.

A tutto ciò si unisce la recente notizia dell’iter bipartisan avviato per il riconoscimento del Monteverdi Festival come Festival di rilevanza nazionale, al pari di altre grandi manifestazioni del territorio italiano (Festival Verdi a Parma, Festival Puccini a Torre del Lago, Rossini a Pesaro).

 

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