Cronaca

Città sedotta e abbandonata da A2A
Spietata analisi del centrodestra

Il termivalorizzatore di san Rocco, ora di proprietà A2A

“Una Caporetto”, così la minoranza di centrodestra di Forza Italia e Viva Cremona definisce l’esclusione dei candidati presentati da Aem e Cogeme per il rinnovo del Cda di A2A.  “L’amministrazione Comunale di Cremona esce dalla partita del rinnovo del Consiglio di Amministrazione di A2A con le ossa rotte, collezionando una figuraccia memorabile.
“Non sappiamo ancora se la causa del clamoroso insuccesso sia l’incapacità di fare i conti da parte dei “registi” dell’operazione, o se sia l’assenza di una strategia efficace, ma il risultato è chiaro e incontrovertibile: Cremona ha certificato la propria assoluta irrilevanza. L’ha fatto in occasione dell’Assemblea dei Soci di A2A, di fronte agli operatori economici e finanziari e sotto i riflettori della stampa nazionale.

Un mix di dilettantismo e incompetenza che ha peraltro portato a “bruciare” una figura di alto profilo. A differenza di quella proposta da AEM spa, la seconda lista di minoranza, composta dai fondi di investimento, è risultata più credibile e convincente, ha saputo attrarre i voti di altri soci e ha fatto eleggere ben 3 consiglieri.

I comuni di Milano e Brescia, entrambi gestiti dal PD, hanno eletto i propri rappresentanti, lasciando gli spocchiosi cugini cremonesi fuori dalla porta: sedotti e abbandonati. Una bella lezione di realismo per chi, senza avere talento ed esperienza, si crede più furbo degli altri”.

Secondo i consiglieri azzurri Malvezzi, Fasani, Simi e Maria Vittoria Ceraso di Viva Cremona, le conseguenze immediate saranno un sempre minor peso del nostro territorio nelle strategie di sviluppo di A2A; un nulla di fatto per il progetto Cremona 20/30, definito “utile specchietto per allodole”, che “finirà definitivamente in archivio e tra qualche anno andrà ad alimentare l’inceneritore che proseguirà il suo funzionamento ben oltre il 2029”.
Finale sarcastico: “Il sindaco di Cremona, che porta la maggiore responsabilità politica di aver accettato un’operazione fallimentare a danno dei cremonesi, da domani per parlare con i vertici di A2A S.p. A. dovrà comporre il numero verde. Complimenti al Pd e a tutta la Giunta Comunale di Cremona per questo nuovo traguardo”

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