Ambiente

Siccità e prelievi irrigui
Un 2022 da dimenticare

foto Sessa

Il secondo anno più caldo di sempre e il nuovo record minimo di precipitazioni del periodo di riferimento (2006-2020) hanno fatto della stagione irrigua del 2022 una delle più critiche di sempre. E’ quanto emerge dal “Report sulla Stagione irrigua in Lombardia – 2022” presentato oggi a Milano da ANBI Lombardia, l’associazione che rappresenta i 12 consorzi di bonifica e di irrigazione operanti in regione.

Nel corso della presentazione è stata annunciata anche la convocazione del Tavolo dell’Acqua, per la giornata di domani.

Il Centro dati dell’Anbi presidia un sistema di rilevazione, basato su centinaia di misuratori presenti in tutta la pianura lombarda, che consente ormai di monitorare in tempo reale l’80 per cento delle portate delle concessioni irrigue da acque superficiali. “L’elaborazione di questi dati ci permette sempre più di supportare la pianificazione regionale nella gestione dell’acqua, indispensabile per affrontare le sfide della mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici che ormai investono anche una regione tradizionalmente ricca d’acque come la nostra”, ha evidenziato Alessandro Rota, presidente di ANBI Lombardia, nel convegno di presentazione del volume.

I dati del Report danno conto dei numeri in gioco. Nel 2022 si è assistito a una vera e propria impennata del fabbisogno idrico delle colture: basti pensare che nel mese di luglio sono stati largamente superati i 200 millimetri mensili di fabbisogno irriguo netto (rispetto a una media vicina ai 140 mm), a fronte di piogge che si sono fermate a 41 mm di precipitazione media complessiva nell’areale di pianura, segnando un deficit pluviometrico negativo che oscilla tra i 30 e i 60 millimetri. Con riserve idriche ridotte del 60 per cento, l’irrigazione è riuscita solo in parte a colmare questa differenza. I 4,6 miliardi di metri cubi d’acqua prelevati (il dato è riferito alle sole acque superficiali e mostra una riduzione di quasi la metà rispetto ai volumi mediamente utilizzati) non sono bastati a fronteggiare interamente le necessità irrigue, influendo anche sull’equilibrio ambientale complessivo a partire dalla riduzione della falda.

“Il sapiente lavoro dei consorzi e la sinergia con Regione Lombardia – ha aggiunto Rota – ha però permesso di utilizzare al meglio l’acqua disponibile, evitando così il tracollo del sistema agricolo lombardo che, secondo le prime stime economiche sul 2022, ha varcato la soglia dei 10 miliardi di euro riferiti alla sola produzione lorda vendibile a cui va aggiunto il valore del comparto agroalimentare di trasformazione”. Lo studio di ANBI Lombardia tratteggia per ogni bacino idrografico – ossia per i principali fiumi (Ticino, Adda, Oglio, Chiese e Mincio) – la cronologia della stagione irrigua dello scorso anno, con il dettaglio in termini percentuali delle portate erogate, consentendo di avere, attraverso grafici di grande immediatezza, il livello di criticità raggiunto.

Venendo all’attualità, il presidente Rota ha ricordato che “la stagione irrigua 2023 è ormai avviata e come ANBI Lombardia abbiamo individuato con chiarezza l’obiettivo primario dei prossimi mesi: tutelare e indirizzare le riserve idriche verso l’agricoltura. In ogni sede, a partire dal Tavolo regionale permanente per l’utilizzo idrico in agricoltura, abbiamo ribadito, non solo le precise indicazioni di legge che vedono l’agricoltura seconda solo dopo al consumo umano, ma soprattutto l’inderogabile necessità di salvaguardare la sicurezza nell’approvvigionamento alimentare e la tenuta di un settore chiave per l’economia italiana come quello agricolo”.

Dal punto di vista dei sistemi irrigui, le difficoltà di approvvigionamento dai fiumi hanno richiesto ai Consorzi di bonifica e ai Consorzi di
regolazione di attuare soluzioni drastiche che in taluni casi non erano mai state sperimentate prima, come la turnazione di rogge (ad esempio Canale Villoresi e Naviglio Grande sul Ticino, rogge Serio, Morlana e Borgogna sul fiume Serio), modifiche ai turni irrigui e irrigazioni di emergenza. Laddove i prelievi avvengono per sollevamento dai corsi d’acqua superficiali si è assistito in alcuni casi al fermo degli impianti per assenza di pescaggio. Alcuni Consorzi hanno dovuto mettere in atto interventi di emergenza per riuscire a derivare, andando a posizionare pompe mobili azionate da trattori (si citano i casi di Isola Pescaroli del Consorzio di bonifica Navarolo e di Maldinaro e Cesole del Consorzio di bonifica Territoori del Mincio).
L’andamento meteorologico del 2022 ha condizionato negativamente le principali produzioni agricole vegetali lombarde.

SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO

 

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