Cronaca

La scuola di Still I Rise
approda anche in Colombia

Nicolò Govoni, Still I Rise

L’organizzazione del cremonese Nicolò Govoni, Still I Rise, approda anche in Colombia. Come ha annunciato lo stesso presidente sui social, “Dopo quasi due anni tra avvocati, burocrazia e Ministeri, ci siamo finalmente, ufficialmente costituiti come entità legale a Bogotà, la capitale della Colombia. È un onore essere la prima fondazione straniera nella storia del Paese ad aprire una Scuola gratuita nella capitale!”.

Quello per raggiungere questo risultato “è stato un processo articolato ed estremamente complesso” racconta Govoni. “La Colombia, per la sua storia di narcotraffico, conflitto interno e riciclaggio, ha controlli severissimi sul mondo del no-profit. Mai, in nessun Paese prima d’ora, avevano richiesto un tale numero di verifiche. Non in Kenya, né in Congo, in Siria o in Grecia. Nemmeno in Italia. Qui sì, ed è stato estenuante. Ma questo ci ha permesso di testare la solidità di Still I Rise con uno scrutinio esterno, e ce l’abbiamo fatta. Ora abbiamo la dimostrazione di essere cresciuti al punto da saper navigare anche i sistemi più sofisticati, le burocrazie più cavillose. E questa silenziosa, magari all’apparenza modesta ma in realtà enorme vittoria è solo merito del Team”.

Il seo ringrazia chi si è speso per questo obiettivo: “È tutto merito di Giovanni, capo degli Affari Legali a Still I Rise, Laura Trujillo, Program Manager di Still I Rise Colombia, Marcela Ortiz, Rappresentante Legale di SIR Bogotà, e naturalmente tutta l’equipe remota che li ha supportati, a ogni passo, dai quattro angoli del globo, se siamo finalmente un’entità legale riconosciuta” spiega. “Hanno dato prova di una perseveranza, una professionalità e una precisione che avrebbero richiesto molti più soldi, tempo e connessioni a organizzazioni ben più grandi di noi, ma Still I Rise si sta affermando per la capacità di raggiungere risultati per molti impossibili con un approccio agile ed efficiente, risparmiando risorse e preservando sempre la nostra ormai caratteristica incorruttibilità”.

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