Cronaca

Cerotti a palazzo Ala Ponzone
Pannelli al posto dei vetri

Pannelli di compensato al posto dei vetri alle finestre di palazzo Ala Ponzone, e anche gli infissi in legno sono in precarie condizioni. Questo lo scenario che si presenta se si alza lo sguardo verso il palazzo nobiliare di corso Vittorio  Emanuele che ospita i servizi sociali, l’anagrafe, l’ufficio elettorale e lo Stato Civile. Un immobile che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale sarà oggetto di una profonda trasformazione in modo da valorizzarlo anche a fini turistici, ma che per il momento sta davvero perdendo pezzi.

Eppure si tratta di un palazzo signorile che sicuramente merita più attenzione. Fu realizzato nel 1830 dall’architetto Carlo Visioli per il marchese Sigismondo Ala Ponzone che lo voleva  destinare non solo a residenza gentilizia, ma anche a sede per le sue collezioni di stampo archeologico-artistico e naturalistico. Acquistato dagli Asburgo ne 1842, passò poi a casa Savoia e, nel 1877, al Demanio; quindi alla città.

“L’imponente facciata di stile neoclassico – si legge nelle guide turistiche – è caratterizzata da sei paraste marmoree di ordine gigante con capitelli corinzi, balconi centrali e sei statue a coronamento dell’attico.
Attraverso il cortile d’onore si accede ad un elegante scalone a doppia rampa che conduce alle sale del piano nobile decorate con affreschi e stucchi”.

 

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