Festa della Liberazione, iniziate
le celebrazioni a Cremona
Una celebrazione del 25 aprile che quest’anno ha visto una larghissima partecipazione popolare a Cremona, con piazza del Duomo gremita in mattinata, parte conclusiva del corteo iniziato a San Luca. L’avvio della giornata era stato al cimitero monumentale con la Messa e la deposizione di corone d’alloro e fiori alla Cappella ai Caduti Civili, alla Cappella dei fratelli Di Dio, ai monumenti commemorativi dei soldati trucidati a Cefalonia e Corfù, dei Caduti per la Resistenza e all’Altare della Patria. Il complesso Bandistico Città di Cremona ha poi accompagnato il corteo che si è concluso in piazza del Duomo, dove hanno parlato gli studenti Paola Roversi e Ali Bakr del Liceo di Scienze Umane “S. Anguissola”; Paolo Mirko Signoroni, Presidente della Provincia e Giancarlo Corada per le Associazioni partigiane di Cremona. “Nella Costituzione non c’è la parola antifascismo perchè tutta la Costituzione è antifascista”, un passaggio del suo intervento, una risposta indiretta al presidente del Senato La Russa.
Il sindaco Gianluca Galimberti ha fatto precisi riferimenti a quello che è stato il ventennio fascista, la corsa colonialista, un clima nel quale vennero preparate “le coscienze anche allo sterminio disumano della II Guerra Mondiale”. “A Cremona – ha poi aggiunto – nel ventennio i libri erano censurati, gli insegnanti erano controllati, i circoli dell’Azione Cattolica erano chiusi e gli oppositori politici perseguitati. E chi chiudeva e perseguitava e controllava, erano anche nostri parenti”.
Sul palco oltre alle autorità civili e militari, il consigliere regionale Marcello Ventura. Tra i rappresentanti della minoranza di centrodestra presenti in piazza, i consiglieri comunali Carlo Malvezzi (FI), Simona Sommi (Lega) e il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Luca Grignani.
QUI IL VIDEO DELLA PIAZZA GREMITA
QUI IL DISCORSO INTEGRALE DEL SINDACO GALIMBERTI