Progetti Pnrr, a vuoto il concorso
per tecnici laureati in Comune
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Un candidato ha rinunciato alla selezione, un altro è risultato non idoneo, il terzo era assente. E’ finita così la selezione indetta dal Comune di Cremona per la formazione di una graduatoria di laureati in materia tecniche (ingegneria, architettura ed altre) che potessero supportare l’ufficio tecnico nelle complesse procedure delle opere finanziate con il Pnrr. Tre erano i professionisti che si erano candidati ed erano stati ammessi ai colloqui, ma il loro esito, il 14 aprile scorso, ha decretato il verdetto: tra rinunce e inadeguatezza del profilo, non arriverà nessuno.
Un po’ meglio è andata per l’altra ricerca di personale tecnico, di inquadramento inferiore, per diploma di scuola superiore. Si erano candidati in sei; in tre sono entrati in graduatoria. Per loro si prospetta l’inquadramento al livello contrattuale C degli enti locali (istruttore), e un contratto a tempo determinato della durata da 12 a 36 mesi, a tempo pieno.
Un problema generalizzato e non solo per Cremona. Come spiega il dirigente dei Lavori Pubblici del Comune, Giovanni Donadio, “ci si potrebbe aspettare che giovani professionisti siano interessati a maturare esperienza in un campo sicuramente complesso come i progetti del Pnrr, invece questo non accade”.
Il problema è stato più volte rilanciato dall’Anci e sottoscritto in pieno anche dal vicesindaco di Cremona Andrea Virgilio: “Se vogliamo trattenere giovani e professionisti, convincerli che vale la pena lavorare per un Comune in un progetto Pnrr, dobbiamo cambiare la norma e consentire ai sindaci di stabilizzarli dopo il 2026, alla fine del Piano”. L’idea sarebbe quella di introdurre una clausola nei contratti per cui – finanze del Comune permettendo – se si liberano posti dopo il 2026, i sindaci siano nelle condizioni di stabilizzare questi professionisti e funzionari già selezionati e con esperienza maturata sul campo. gbiagi