Convegno nazionale Caritas
Don Bignami tra i relatori

“Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni” è il titolo del 43° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso questa settimana a Salerno, appuntamento che affronta temi d’attualità con l’esperienza dell’organismo pastorale CEI operativo in Italia da oltre cinquant’anni.

In apertura monsignor Redaelli, arcivescovo di Gorizia e Presidente di Caritas Italiana, è intervenuto sulla migrazione, definendola «non un’emergenza, ma una realtà da governare con lucidità, realismo e capacità innovativa». La questione è presente da tempo e in prosecuzione, per effetto di guerre e alti motivi quali i cambiamenti climatici. Riflessioni condivise dal sacerdote cremonese don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro, che ha partecipato al convegno: «Bisogna lavorare su tanti fronti, uno è quello dell’accoglienza sicuramente ma un altro necessario è quello delle forme di cooperazione con i Paesi in difficoltà. La questione è che su questo tema si è fatta troppa propaganda politica e questo diventa troppo divisivo; in realtà noi sappiamo – e la Caritas lo insegna molto bene- che al centro ci sono le persone: nessuno di noi abbandonerebbe la propria casa se non per motivi che costringono a farlo. L’augurio è che si possano affrontare le problematiche in maniera diversa rispetto al recente passato».

Nel convegno si è posto inoltre l’accento sui problemi sociali, ai quali viene data risposta costruendo reti comunitarie secondo quanto già indicato da Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’. «Di fronte alle ferite della società, che a volte riguardano categorie di persone -penso ai poveri, ai disoccupati, ai migranti- mentre a volte riguardano le singole persone e la loro storia umana, non bisogna dare spazio alla rassegnazione. La comunità è l’antidoto ad ogni solitudine ed è quell’esperienza che può davvero fare la differenza».

Federica Priori