Cronaca

Presidio Apac in via Bissolati
In settimana incontro col Comune

E’ previsto in settimana il primo incontro tra il Comune, fondazione Stauffer e volontari dell’Apac, l’associazione che dal 2011 accudisce i gatti nella colonia felina di via Bissolati. Questa mattina un gruppo sempre più numeroso di volontari e simpatizzanti si sono radunati nel parco dell’ex monastero di san Benedetto per tenere alta l’attenzione sui problemi di gestione della colonia seguiti all’ordinanza di sfratto disposta dal giudice civile. Forte la preoccupazione dell’associazione per la mancanza di prospettive immediate, viso che la costruzione della nuova struttura, prevista dal comune in via Brescia accanto alla tangenziale, è ancora ben lontana dall’arrivare. “E una soluzione temporanea è assolutamente da escludere”, afferma la presidente di Acap Caterina Severino. “Questa manifestazione è per sensibilizzare tutti i cittadini sul problema di trovare il più breve tempo possibile una soluzione per questi gatti. In questo posto noi non possiamo più entrare; dobbiamo portare via le nostre cose, ma i gatti devono rimanere. Da un lato è giusto perchè le colonie feline sono riconosciute e protette dalla legge, ma vogliamo capire chi continuerà a sfamare questi gatti. In settimana è previsto un incontro con Comune e Fondazione Stauffer. Se il compendio è loro, in teoria dovrebbe essere la Sauffer a provvedere agli animali. ma pare che non ci sia personale volontario per fare quello che facciamo noi: non solo riempire le ciotole di cibo, ma sterilizzazioni e cure.

“Noi  finora non ci siamo fermati, con tutte le precauzioni del caso siamo venuti a dar da mangiare a questi gatti … finchè non viene definito un modus operandi non possiamo abbandonarli, è il nostro scopo statutario e la legge prevede la loro tutela”.

L’avvocato dell’associazione, Monica Gennari ha evidenziato lo scopo di questa manifestazione pacifica: “Il tribunale di Cremona ha stabilito che i gatti non sono dell’Apac, l’Apac non ha contribuito a formare questa colonia e non ha l’obbligo di trovare una nuova collocazione. Non è tenuta neanche ad occuparsi di un loro spostamento transitorio”, che dovrebbe essere concordato con l’Ats.

“Come Apac abbiamo preso contatti ufficiali con Ats e Comune per capire come muoverci, la volontà in primis è capire chi si occuperà di questi animali finchè rimangono qui, per noi c’è un obbligo associativo di occuparci di loro, ma per le istituzioni c’è l’obbligo giuridico di tutelarli”.

Tra i numerosi presenti alla manifestazione di questa mattina, anche il consigliere comunale M5S Luca Nolli, autore di diverse interrogazioni in Comune nel corso degli anni per evidenziare un problema che si trascina e che non è ancora stato risolto. “Quasi una presa in giro nei miei confronti”, spiega Nolli, “il Comune, attraverso le risposte dell’assessore Simona Pasquali, ha sempre preso tempo legando la questione del trasloco della colonia felina alla costruzione del forno crematorio per piccoli animali. Ed è così che si sono persi mesi ed anni, dando l’impressione che si sia voluto privilegiare l’investimento di Aem sul forno rispetto alla risoluzione dei problema già da tempo sollevato dall’Apac. E nel frattempo il costo della nuova struttura prevista in via Brescia continua a salire, rispetto agli iniziali 50mila euro. Meglio sarebbe stato, come avevo suggerito, che il Comune acquistasse uno dei tanti immobili rurali abbandonati, sicuramente una soluzione meno costosa e più confacente alle esigenze dei gatti”. gbiagi

 

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