La Kiev dell'inviato di guerra
Nello Scavo alle Paoline
Grande partecipazione alla Libreria delle Paoline ieri per l’incontro-dialogo tra il giornalista Nello Scavo e il sindaco Galimberti. Scavo, inviato speciale di Avvenire, negli anni ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone calde, come la ex-Jugoslavia, la Cambogia e il Sudest asiatico, i paesi dell’ex Urss, l’America Latina, il Corno d’Africa, il Maghreb e, oggi, l’Ucraina. Ed è proprio l’Ucraina al centro del suo ultimo libro “Kiev” (Garzanti, 2022). “E’ un onore per me essere qui” ha detto il sindaco di Cremona Galimberti, visibilmente emozionato nel sedere accanto a un grande del giornalismo mondiale. Scavo ha spiegato il perchè dello scrivere un libro sull’Ucraina (“la nostra vita dal giorno dell’inizio della guerra lì è cambiata ed era giusto raccontarla fin dall’inizio) ma ha parlato anche di Putin: “Difficile dire se un giorno si potrà dire se c’è stato un vincente o un perdente, ma anche se Putin dovesse vincere la guerra domani, sarebbe un perdente lo stesso” ha detto “sta portando avanti una guerra sul sangue dei russi e continuerà a farlo, perchè se ne verserà ancora molto. Ed è un leader comunque su cui pende un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra”. Scavo ha annunciato che tra pochi giorni ripartirà per l’Ucraina. fb