Cronaca

Il violoncellista Giovanni Sollima
incanta il Ponchielli

Pubblico entusiasta ieri sera al teatro Ponchielli per il concerto del vulcanico violoncellista Giovanni Sollima, in trio con Bevilacqua e Maestrini sul palcoscenico di Cremona per un viaggio musicale dal Settecento ai giorni nostri

Ogni suo concerto è un’esperienza collettiva inebriante, che travolge il pubblico di suggestioni sonore trasformando l’evento in qualcosa di irripetibile: è il violoncellista Giovanni Sollima, in scena ieri sera al teatro Ponchielli insieme a Clarissa Bevilacqua al violino e Carlotta Maestrini al pianoforte. L’artista ha portato sul palcoscenico di Cremona uno strumento nato all’ombra del torrazzo, il Francesco Ruggeri 1679 con cui ha eseguito magistralmente un programma solo in apparenza eterogeneo, dove in realtà coesistevano in armonia brani afferenti diverse epoche e stili. Il viaggio ha fatto poi una tappa new metal con il brano Chop Suey e un’incursione nella lingua della speranza con la ballata del gruppo islandese Sigur Ros, in cui Sollima ha invitato la platea a cantare. Le giovanissime Maestrini e Bevilacqua si sono destreggiate con abilità nell’itinerario musicale e la violinista è stata particolarmente felice di tornare ad esibirsi a Cremona, città nelle quale aveva a lungo collaborato con il Museo del Violino per le audizioni con gli strumenti storici. Scroscio di applausi a fine serata, per un concerto che avrebbe meritato il tutto esaurito. Il servizio di Federica Priori

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