Morte di Elisa Conzadori, famiglia
chiede riapertura indagini
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Presentata l’opposizione alla richiesta di archiviazione relativa alle indagini per la morte di Elisa Conzadori, la 34enne di Pizzighettone travolta da un treno mentre con la sua auto attraversava un passaggio a livello all’altezza di Maleo. A rivelarlo è Il Cittadino di Lodi. La richiesta di archiviazione del caso, da parte della Procura di Lodi, era arrivata nei primi giorni di marzo. Ora, i legali si sono opposti formalmente.
D’altro canto, per la Procura lodigiana sarebbe da ritenersi valida l’ipotesi che Elisa Conzadori, quel 15 agosto 2020, abbia fatto una manovra avventata, mentre rientrava dopo aver terminato il suo turno di lavoro al supermercato Famila di Codogno. Secondo la famiglia e i legali della vittima, invece, ci sarebbero delle responsabilità terze da verificare.
Sul registro degli indagati, in seguito all’incidente, erano state iscritte tre persone: gli operai di Rfi che si occupano della manutenzione del passaggio a livello, e che alcuni giorni prima avevano lavorato ai quadri elettrici delle sbarre. Tuttavia, secondo la Procura, non vi sarebbe stato nessun malfunzionamento dell’impianto imputabile a Rfi. Secondo la tesi della famiglia e dei suoi legali, invece, la sbarra avrebbe potuto essere stata alzata nel momento del passaggio dell’auto di Elisa. Tesi che, peraltro, confermerebbero altri due automobilisti che erano fermi in coda nel lato opposto, secondo cui la sbarra si sarebbe prima abbassata e poi rialzata. Una testimonianza che però evidentemente dalla Procura non era stata ritenuta sufficiente.
D’altro canto, i guasti al passaggio a livello in questione si erano verificati anche in precedenza, e si sono ripetuti anche successivamente.
LaBos