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Manovra stipendi Juve, procura Figc chiude indagini: “Società sleale”

(Adnkronos) – La procura della Figc ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per il filone ‘stipendi, partnership e agenti’. Nel mirino in particolare gli accordi con i calciatori per gli emolumenti da versare durante l’emergenza covid scattata all’inizio del 2020. La vicenda riguarda le stagioni 2019-2020 e 2020-2021. Il procuratore federale Giuseppe Chinè contesta al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni. Queste contestazioni si aggiungono al filone delle plusvalenze per il quale si attende il 19 aprile il giudizio di legittimità del Collegio di garanzia del Coni.  

Anche questo procedimento della procura federale trae origine dall’inchiesta Prisma della procura di Torino sui bilanci della Juventus. Sotto i riflettori anche gli accordi tra il club e alcuni agenti e le cosiddette partnerhip tra la Juve e altre società per operazioni di mercato. La posizione di Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari sarà esaminata dalla procura Figc dopo le indagini in corso nelle varie città. 

Per il ‘caso stipendi’, che non pare coinvolgere calciatori, la Juventus ha 15 giorni di tempo per presentare memorie difensive. Quindi, arriverà la decisione della procura Figc che, salvo sorprese, procederà con i deferimenti. In linea teorica è possibile un patteggiamento. Le norme prevedono anche l’ipotesi archiviazione. 

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