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"Il dolore reumatico", il 13
aprile incontro all'Adafa

“Il dolore reumatico non è “una selva oscura””: questo il titolo dell’incontro in programma all’Adafa giovedì 13 aprile alle 17.30, con il dottor Fabio De Gennaro. Un appuntamento dedicato a un tema della medicina molto comune. “A differenza di altri ambiti specialistici della medicina, nell’opinione comune le malattie reumatiche risentono ancora di scarsa informazione, errate convinzioni e pregiudizi che risalgono al passato, quando le conoscenze sull’argomento erano ancora molto superficiali anche nell’ambito medico” sottolineano gli organizzatori.

“Ad esempio si ritiene ancora che siano di quasi esclusiva pertinenza della terza età, che siano causate dal freddo e dall’umido, che non siano prevenibili o adeguatamente curabili, oppure che la reumatologia si occupi solo di articolazioni. Queste errate opinioni sorprendono ancora di più se si considera l’impatto numerico di queste patologie, come emerge dai dati dei più recenti studi epidemiologici della Società Italiana di Reumatologia e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Oltre 5.000.000 di italiani ne sono infatti colpiti, con un’incidenza dunque di oltre 10% di tutta la popolazione, coinvolgendo maggiormente il sesso femminile, e con andamento prevalentemente cronico. Gli stessi studi classificano le malattie reumatiche in oltre 150 patologie, ma di queste peraltro il solo complesso artrite/artrosi arriva ad interessare fino oltre il 20% della popolazione delle fasce di età più elevate, mentre altre condizioni possono colpire, ovviamente con incidenza minore, anche fasce di età molto giovane.

Le statistiche asettiche, per quanto indispensabili, non focalizzano tuttavia il problema più frequente della malattia reumatica, ovvero il dolore, che diventa spesso una costante della condizione degli individui colpiti, peggiorando, in modo a volte drammatico, la qualità della vita”.

Nella relazione, si focalizza pertanto l’attenzione proprio sul sintomo dolore, che quasi sempre è il motivo che porta il paziente alla visita. Il titolo della relazione “deriva proprio dalla sensazione di essere di fronte ad un bosco fitto, scuro e intricato, in cui si perdono i confini delle singole entità” spiegano ancora i promotori. “Con approccio divulgativo si cerca di identificare, nell’ambito del dolore reumatico. le varie tipologie di sintomi che consentono al clinico di distinguere le forme infiammatorie a insorgenza più precoce, da quelle artrosico degenerative.

Vengono illustrate le basi della fisiopatologia che porta a diverse forme cliniche sottostanti a malattie in apparenza molto simili per segni e sintomi. Una parte del discorso viene poi dedicato alla descrizione dei quadri dolorosi di più frequente riscontro e pertanto di maggiore interesse, cercando di chiarire la differenza tra Artrite reumatoide e Artrosi, tra Polimialgia reumatica e Fibromialgia, tra la comune lombalgia e la spondilite, cioè tra l’interessamento infiammatorio e non infiammatorio del rachide”.

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