Economia

Agricoltura 4.0: forte crescita
del ricorso alla tecnologia

L'osservatorio Smart Agrifood evidenzia come gli agricoltori investono per massimizzare le rese e contenere i costi

Agricoltura all’avanguardia nell’utilizzo delle tecnologie innovative: è quanto è emerso dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e dal Laboratorio Rise dell’Università degli Studi di Brescia presentata nel corso del convegno: “Da adozione a valorizzazione: la sfida dello Smart Agrifood”.

Gli investimenti degli agricoltori italiani nel 2022 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 2,1 miliardi di euro, pari al 31% in più rispetto al 2021. La superficie interessata ha raggiunto l’8% ed è spesso connessa a sistemi di monitoraggio da remoto che da soli hanno fatto registrare un incremento del 15% per il controllo a distanza delle coltivazioni, delle operazioni agronomiche e delle strutture aziendali. Visti i pressanti aumenti dei costi di produzione, gli agricoltori cercano nell’innovazione tecnologica e digitale applicata ai processi di produzione agricola un mezzo per contenerne l’impatto ma anche per aumentare la produttività delle loro imprese.

Secondo Andrea Bacchetti dell’Osservatorio Smart AgriFood, l’Agrifood deve approcciarsi alla sfida più grande: l’adozione della reale e completa integrazione aziendale della valorizzazione digitale. Tema su cui ha posto l’accento anche Chiara Corbo, direttrice dell’Osservatorio: “Uno degli aspetti fondamentali per il mondo agricolo sarà la necessità di raccogliere, memorizzare, analizzare i dati derivanti dai diversi settori aziendali con soluzioni tecnologiche trasversali. Occorre fornire agli imprenditori agricoli la possibilità di integrare i dati raccolti dai diversi sistemi, interni o esterni dal contesto aziendale, e infatti da qualche anno cresce il numero di iniziative e progetti di collaborazione che vanno in questa direzione. Da non dimenticare che la condivisione dei dati si rivela sempre più importante per garantire visibilità su tutta la filiera, per una crescente tracciabilità e sostenibilità delle produzioni agroalimentari”.

A detta degli utilizzatori, i fabbisogni principali che spingono alla ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate sono il miglioramento dell’efficienza con la diminuzione dei principali fattori di produzione quali irrigazione, fertilizzanti, agrofarmaci e mangimi.  Più della metà delle aziende agricole interpellate e utilizzatrici ha implementato più di una soluzione di Agricoltura 4.0; in media, sono state adottate 3 diverse soluzioni tecnologiche per azienda, dato in forte crescita rispetto al 2021 (+21%).

Inoltre il digitale applicato alla produzione di alimenti ha consentito anche lo sviluppo di vere e proprie start up nel settore primario. Si pensi ad esempio alle coltivazioni verticali o alla produzione di cibi innovativi, ad esempio quelli “plant-based”, e al relativo controllo dei processi produttivi. Oppure al problema della tracciabilità alimentare.

Per questo l’approccio alle tecnologie digitali sta interessando moltissimo anche l’industria della lavorazione e trasformazione agroalimentare. Nel 2022, l’82% delle aziende della trasformazione ha utilizzato o sperimentato almeno una soluzione digitale; di queste, quasi la metà ne ha implementate quattro o più in contemporanea, registrando un aumento del 30% rispetto al 2020.  Le aree dove le aziende stanno maggiormente innovando sono quelle relative alla tracciabilità alimentare, alla produzione, alla logistica e al controllo della qualità (sia della materia prima che del prodotto finito). L’88% delle aziende, in particolare, sta innovando nell’area della tracciabilità, utilizzando o sperimentando soluzioni tecnologiche, come software gestionali integrati (56%), soluzioni mobili (26%) e cloud (21%) per ridurre i tempi richiesti per la rintracciabilità dei prodotti in caso di criticità e snellire i processi di inserimento dei dati, riducendo il margine di errore.

Alla luce dei risultati presentati da parte dell’Osservatorio Smart AgriFood e del Laboratorio Rise, appare evidente come ormai l’agricoltura e l’industria e la cooperazione di trasformazione possano avvalersi largamente di tecnologie della digitalizzazione applicata alla meccanica e alla biologia. Le quali, con il loro progresso impetuoso, stanno letteralmente trasformando il modo di produrre. La speranza è che possano anche apportare anche un significativo miglioramento, oltre che delle condizioni di lavoro, anche in quelle reddituali di agricoltori e allevatori.

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