Cronaca

Area logistica san Felice, dopo
un anno tutto fermo

E’ rimasto fermo allo stato di progetto l’intervento per la piattaforma logistica lungo via Mantova, a San Felice, in zona  Corte Dei Monaci, 295mila metri quadrati di area ora agricola su cui dovrebbero sorgere capannoni per lo stoccaggio delle merci, secondo il progetto presentato in Comune dalla multinazionale LCP. Un insediamento che secondo le previsioni potrebbe dare lavoro a diverse centinaia di persone, ma al tempo stesso osteggiato dalle associazioni ambientaliste in quanto andrebbe a ricadere in area prima agricola.

Né in Comune né in Provincia i proponenti hanno avviato una nuova procedura, dopo l’archiviazione dell’istanza di verifica di assoggettabilità alla Via (valutazione di impatto ambientale) presentata dalla società a giugno 2022. Dopo una prima conferenza dei servizi svoltasi la scorsa estate, l’amministrazione provinciale, competente per il rilascio delle autorizzazioni ambientali, aveva archiviato l’istanza in quanto le dimensioni dell’intervento esulano dalle proprie competenze. In particolare venivano evidenziati  due elementi: superficie operativa superiore ai 20 ettari e una capacità di movimentazione di merci superiore alle 400.000 t/anno. Dopo ulteriori approfondimenti l’istanza è stata archiviata definitivamente demandando la pratica alla Regione. Nessuna nuova pratica risulta aperta sul portale regionale Silvia, la piattaforma pubblica su cui devono essere caricate le istanze per interventi di questo tipo.

Tra le carenze progettuali evidenziate in conferenza dei servizi c’è la definizione di “superficie operativa” che deve includere – si legge nel decreto che dispone l’archiviazione –  anche parcheggio pubblico e viabilità ad uso pubblico, oltre a una strada bianca; e poi la questione delle merci che transiteranno nell’area: “il corretto calcolo della capacità di movimentazione di merci  porta a un valore assai superiore alla soglia di assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale” di competenza provinciale. Il calcolo insomma, deve essere svolto analizzando la capacità massima di progetto, “ovvero estendendo la potenzialità massimo giornaliera, pari a 4.652 t/giorno, ai 290 giorni annui di attività della piattaforma logistica”.  Da qui, il rimpallo alla Regione. gbiagi

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