Cronaca

Mons. Trevisi vescovo di Trieste.
Duomo gremito per la consacrazione

Oggi pomeriggio, solennità dell’Annunciazione del Signore, nella Cattedrale di Cremona è stato consacrato vescovo monsignor Enrico Trevisi, sacerdote cremonese classe 1963 originario di Pieve San Giacomo, eletto vescovo di Trieste, dove si insedierà ufficialmente domenica 23 aprile.

La Cattedrale ha aperto le proprie porte alle 14 con la possibilità per tutti i fedeli di accedere liberamente. Alcuni settori della navata centrale sono stati riservati alle autorità del territorio cremonese e triestino, dalla cui diocesi sono arrivati alcuni pullman di fedeli. Folta anche la rappresentanza della parrocchia di Cristo Re, di cui don Trevisi è parroco dal 2016, e di Pieve San Giacomo, suo paese d’origine.

La processione d’ingresso ha preso il via poco prima delle 15 dal palazzo vescovile, con i seminaristi, i diaconi e i sacerdoti di Cremona e Trieste, seguiti dai vescovi. Il corteo ha raggiunto la Cattedrale dopo aver percorso piazza S. Antonio Maria Zaccaria e piazza del Comune, entrando in Duomo dal portone principale.

Nel transetto settentrionale hanno preso posto i diaconi e i sacerdoti concelebranti, mentre in presbiterio hanno preso posto la rappresentanza delle due diocesi, i compagni di Messa di monsignor Trevisi e i vescovi.

La solenne liturgia, con il servizio liturgico affidato ai seminaristi diocesani con il supporto dei ministranti della parrocchia cittadina di Cristo Re e servita all’altare dai quattro diaconi cremonesi che a giugno saranno ordinati sacerdoti (tra loro Jacopo Mariotti della parrocchia cittadina di Cristo Re), è stata animata con il canto da una compagine formata da circa un’ottantina di cantori tra il coro della Cattedrale, la schola cantorum di Castelverde, il coro “Il Discanto” e il coro San Pio V di Soncino, sotto la direzione di don Graziano Ghisolfi e l’accompagnamento del maestro Fausto Caporali all’organo insieme anche a un quartetto di ottoni.

All’inizio della celebrazione monsignor Trevisi ha preso posto ai piedi dell’altare, proprio davanti all’ambone, accompagnato dal vicario generale di Trieste, mons. Pier Emilio Salvadé, e dal vicario episcopale per il coordinamento della Pastorale di Trieste, mons. Roberto Rosa, che ha letto la Bolla papale di nomina.

Una comunione rappresentata dalla presenza dell’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, amministratore apostolico della diocesi di Trieste, del vescovo emerito di Cremona, Dante Lafranconi, come conconsacranti, e da molti presbiteri e diaconi di entrambe le diocesi.

L’omelia del vescovo di Cremona Antonio Napolioni si è articolata intorno a tre elementi fondamentali: un angelo, una vergine, un figlio. Per ciascuno di essi ha voluto rivolgere un particolare e significativo invito al nuovo confratello. «Un angelo porta la Parola a Maria, così come è accaduto a te. Hai ricevuto un annuncio, sei stato chiamato. E tu stesso sarai angelo, annunciatore, per la Chiesa di Trieste. Per questo avrai il Vangelo sul capo, nelle tue mani, nel cuore e sulle tue labbra». Chiaro il riferimento al rito di ordinazione, durante il quale viene posto sopra il capo del vescovo eletto il libro dei Vangeli.

L’ordinando, poi, riceve l’unzione e l’anello episcopale, segno della fedeltà alla Chiesa. E proprio nella comunità cristiana Napolioni ha individuato l’immagine di Maria. «In lei, giovane serva del Signore, riconosciamo la Chiesa di Cremona, che ti vuol bene e ti dona, come una madre». Segno evidente della maternità della Chiesa cremonese nei confronti di monsignor Trevisi è stata la presenza di Maria Grazia e Roberto Dainesi alla consegna dei doni nella processione offertoriale. Con la guida di Trevisi, infatti, i due coniugi cremonesi hanno diretto l’ufficio di pastorale familiare della diocesi. «In Maria — ha proseguito Napolioni — vediamo anche la Chiesa di Trieste che ti attende, ti guarda, ti riceve come una sposa tutta da conoscere e onorare. Bacia allora tu quell’anello, per custodire nella comunione la sposa di Cristo».

La disponibilità di Maria a essere madre e sposa, però, come il ministero del vescovo, non è fine a se stessa, ma porta un frutto. «Gesù è l’unico vero protagonista di tutto — ha ricordato il vescovo Napolioni — che ha orientato la sua vita al servizio del Padre. Il bastone del pastore sorregga la missione, tua, del tuo presbiterio e di un popolo di discepoli missionari sulla medesima via della croce».

Annuncio, fedeltà e guida. Sono questi i punti focali del ministero episcopale che Trevisi sarà chiamato a esercitare, sostenuto dallo Spirito Santo ricevuto tramite l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione. Non nella solitudine, ma nella pienezza della condivisione, simboleggiata dall’abbraccio di pace scambiato con gli oltre venti vescovi, provenienti da Lombardia e Triveneto, che hanno concelebrato insieme a Napolioni. Tra gli altri, particolarmente significativa la presenza dell’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli, metropolita di Gorizia, e di monsignor Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa, e dom Carmelo Scampa, vescovo emerito di São Luìs de Montes Belos, entrambi originari di Cremona.

Alla sua nuova diocesi, che lo accoglierà domenica 23 aprile, il vescovo Trevisi ha rivolto un saluto al termine della celebrazione — azzardando qualche parola in sloveno — ringraziando per la fiducia accordatagli da Papa Francesco e invocando nuovamente l’aiuto del Signore e di Maria.

Il profilo del vescovo Trevisi

Mons. Enrico Trevisi è nato a Asola (Mantova) il 5 agosto 1963. Compiuti gli studi nel Seminario diocesano di Cremona, è stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Cremona il 20 giugno 1987 mentre risiedeva nella parrocchia di Pieve San Giacomo.

Conseguito il Dottorato in Teologia morale a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, è rientrato in diocesi nel 1990 con l’incarico di vicerettore del Seminario di Cremona e insegnante di Teologia morale.

Dal 1997 al 2004, pur continuando l’insegnamento in Seminario, è stato direttore del Centro pastorale diocesano di Cremona e, dal 1997 al 2003, anche dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro. Inoltre, tra il 2000 e il 2005 è stato assistente spirituale delle Acli cremonesi. Nel 2004 ha assunto l’incarico di rettore del Seminario diocesano di Cremona.

Il 10 giugno 2016 è stato nominato parroco della parrocchia di Cristo Re in Cremona, dove ha fatto il proprio ingresso domenica 18 settembre 2016.

Dal 1 settembre 2016, inoltre, ha ricoperto il ruolo di coordinatore dell’Area pastorale “Comunità educante famiglia di famiglie” e di incaricato diocesano della Pastorale familiare insieme ai coniugi Maria Grazia e Roberto Dainesi.

È stato membro del Consiglio Presbiterale Diocesano e del Collegio dei Consultori.

Ha ricoperto incarichi di insegnamento presso l’Istituto superiore di Scienze religiose a Mantova, lo Studio teologico interdiocesano di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano, la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (Milano) e la sede cremonese dell’Università Cattolica del S. Cuore.

Il 2 febbraio 2023 il Santo Padre lo ha nominato Vescovo della Diocesi di Trieste, dove farà il suo ingresso domenica 23 aprile 2023.

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