Cronaca

Sfratto al gattile, via alla causa:
Apac: "Ci venga data un'alternativa"

Si è svolta oggi la prima udienza della causa civile sulla questione dello sfratto al gattile che vede fronteggiarsi Fondazione Stauffer e Apac, l’associazione che dal 1999 si occupa dei felini ospitati nell’ex convento di San Benedetto in via Bissolati a Cremona.

L’avvocato Gennari

La Fondazione, proprietaria dell’ex chiostro, ha fatto causa all’Apac e a sua volta l’associazione ha citato in giudizio il Comune, rappresentato dall’avvocato Enrico Cistriani, in quanto il sindaco è responsabile della tutela dei gatti di colonia. Oggi i legali delle parti hanno depositato degli atti scritti che il giudice Adriano De Lellis dovrà valutare.

Fondazione Stauffer è assistita dall’avvocato Isabella Cantalupo che ha chiesto di procedere con una causa veloce, mentre l’Apac è rappresentata dall’avvocato Monica Gennari, che ha chiesto il rito ordinario. “Apac”, ha spiegato il legale, “non è l’occupante, ma si trova nella condizione di svolgere un servizio pubblico a favore della cittadinanza e del Comune nella gestione dei gatti vaganti e di colonia. E non per scelta, ma per spirito di servizio e per far fronte allo scopo dell’associazione”. “Sono i gatti a occupare, non Apac”, ha aggiunto l’avvocato Gennari, che ha precisato che “i volontari transitano solo per alcune ore una piccola porzione dello stabile, e cioè il luogo dove sono posizionate le ciotole. Questo corridoio serve per offrire un riparo agli animali. Ora, via Bissolati non è più disponibile?. Ci venga data un’alternativa”.

L’avvocato Cantalupo

Di diverso avviso, invece, Fondazione Stauffer, che ha chiesto al giudice un’ordinanza in quanto i volontari occupano l’area senza averne titolo, in assenza di contratto. Su tutte le questioni di rito e di merito, il giudice si è riservato di decidere.

L’avvocato Cistriani

Da tempo, per ospitare la colonia felina, è stata individuata un’area in via Brescia, 5 mila metri quadrati tra la caserma Col di Lana e la tangenziale. A gennaio è stato dato il via al progetto definitivo della nuova oasi felina, e nel frattempo è stato eseguito lo studio del clima acustico, risultato nei limiti vigenti, pervenuti i pareri favorevoli di Ats, sia veterinario che igienico sanitario, affidati gli incarichi per i calcoli strutturali, per gli impianti elettrici e meccanici, per la relazione geologica e per il calcolo dell’invarianza idraulica: elaborati già tutti consegnati.

Il Distretto veterinario dell’Ats Val Padana ha garantito un contributo pari a 20.400,00 euro. La restante parte di 305.000,00 euro la Giunta lo finanzierà all’interno del bilancio 2023. Una volta approvato il bilancio si potranno predisporre le gare e quindi iniziare i lavori. Una volta pronta la nuova area, i volontari, sotto la sorveglianza di Ats, potranno spostare i gatti, un centinaio in tutto, partendo da quelli più selvatici per terminare con quelli più deboli, anziani e malati. Di certo, però, i tempi non saranno brevi. E intanto la causa di sfratto incombe.

Sara Pizzorni

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