Cronaca

Pnrr: personale tecnico cercasi
in Comune. Ma pochi si presentano

Il progetto del Polo per l'infanzia che sorgerà al posto della scuola Martiri della Libertà chiusa da anni, uno dei progetti di maggior valore (4,5 milioni di euro) finanziati tramite Pnrr

Anche a Cremona l’attuazione del Pnrr ha innescato la ricerca di personale tecnico da parte del Comune, che con oltre 40 milioni di progetti nel cassetto ha necessità di risorse umane esterne per completarli entro la fine del 2026. Per la precisione, sono 48 gli interventi ad oggi finanziati nella nostra città, per un totale di 44 milioni di euro, di cui 40 milioni finanziati dal PNRR e 4 milioni co-finanziati dal Comune di Cremona. E altri 6 interventi sono in attesa di valutazione.

La rigenerazione urbana è il settore che al momento sta richiedendo maggiori risorse umane ed è in corso la selezione per  formare due graduatorie di professionisti, una per personale di categoria C (istruttori) e una per la categoria D (funzionario) rivolti a geometri, architetti, ingegneri e titoli di studio equiparabili.  La scadenza per la presentazione delle domande era l’11 marzo, i colloqui sono stati fissati per il 14 aprile: si presenteranno in sei (salvo rinunce) per la categoria C e in tre per la D. Come dire: non c’è proprio la ressa per partecipare alla selezione e lo si può capire, visto che si tratta di incarichi a tempo determinato non si può dire che ci sia ressa per ottenere questi incarichi pubblici a tempo determinato.

Un problema più volte rilanciato dall’Anci  e sottoscritto in pieno anche dal vicesindaco di Cremona Andrea Virgilio: “Se vogliamo trattenere giovani e professionisti, convincerli che vale la pena lavorare per un Comune in un progetto Pnrr, dobbiamo cambiare la norma e consentire ai sindaci di stabilizzarli dopo il 2026, alla fine del Piano”, afferma citando appunto il presidente Anci, che aveva già fatto presente la questione sia al governo Draghi che all’esecutivo Meloni. “Occorre una clausola, una norma per cui – anche con i soldi dei Comuni – se si liberano posti dopo il 2026, i sindaci siano nelle condizioni di stabilizzare questi professionisti e funzionari già selezionati e con esperienza maturata sul campo. Ma bisogna stabilirlo ora per fermare la fuga dai concorsi o le rinunce”.

Oltre alla rigenerazione urbana, rileva ancora Virgilio, ci sono però altri progetti del PNRR nel settore sociale e delle infrastrutture tecnologiche per cui il Comune avrà bisogno di figure specializzate, e qui il reclutamento non è ancora partito.

Intanto si fanno avanti le società specializzate: lo studio di consulenza trevigiano Kibernetes, ad esempio, ha proposto al Comune di Cremona un accordo dell’importo di quasi 140mila euro, da qui alla fine del 2026, per fornire risorse umane in grado di seguire le varie fasi di avvio dei progetti del Pnrr, l’analisi delle anomalie, il monitoraggio e la validazione. E lo stesso Comune aveva già ingaggiato fino alla fine dell’anno un dirigente di lungo corso, l’avvocato Lamberto Ghilardi, da pochi mesi in pensione, per seguire proprio gli appalti e le macchinose procedure e rendicontazioni richieste dai finanziamenti del Pnrr. gbiagi

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