Cronaca

A2A, 2022 positivo nonostante tutto
Per Aem dividendo di oltre 2,3 mln

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale  consolidata al 31 dicembre 2022, proponendo all’assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,0904 euro per azione (0,0849 euro a titolo di componente ricorrente e 0,0055 euro a titolo di componente non ricorrente), pari a 283 milioni di euro.

Per Aem Cremona, azionista di minoranza della multiutility milanese bresciana, significherà un assegno compreso tra i 2,3 e i 2,4 milioni di euro, una cifra in linea con i bilanci degli anni precedenti.

“Il 2022 si è concluso positivamente per il Gruppo A2A nonostante l’acuirsi della crisi internazionale e climatica. In un mondo che aspettava la ripresa dopo la pandemia, la guerra nel cuore dell’Europa ha portato incertezza e instabilità. La siccità ha messo a dura prova coltivazioni e produzione idroelettrica” commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. “In questo contesto abbiamo avviato nuovi impianti per il recupero della materia e la produzione di biometano, potenziato le reti elettriche per favorire la decarbonizzazione attraverso l’elettrificazione dei consumi, consolidato la nostra presenza sul territorio nazionale con importanti acquisizioni nell’ambito della generazione di energia green.

Risultati raggiunti grazie all’impegno e alla dedizione delle nostre persone, che confermano la solidità del gruppo e la lungimiranza della strategia adottata nel Piano Industriale. Queste condizioni hanno consentito di proporre un dividendo totale di 0,0904 euro per azione, pari a 283 milioni di euro per i nostri azionisti, inserendo oltre alla crescita programmata del 3%, una componente di dividendo non ricorrente pari a 0,0055 euro per azione (pari a 17 milioni di euro)”. Nel 2023 continueremo a lavorare per favorire la crescita di A2A coerentemente con il nostro essere una Life Company a servizio di cittadini, clienti e imprese”.

“Nel 2022- si legge in una nota –  il Gruppo A2A ha ottenuto solidi risultati economico-finanziari, dimostrando la sua capacità di resilienza
nell’affrontare le complessità dell’anno derivanti non solo dalla volatilità dei mercati energetici esacerbate dal conflitto Russia-Ucraina e le conseguenti pressioni inflazionistiche ma anche dalla forte siccità che ha causato un drastico calo della produzione idroelettrica.
La diversificazione e la gestione efficiente delle fonti energetiche hanno permesso al Gruppo di compensare la contrazione della produzione idroelettrica derivante dalla scarsa idraulicità.

!Le dinamiche dei mercati energetici, che hanno visto il PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load attestarsi a 303,1 €/MWh (+142,5% rispetto al 2021) e il costo medio del gas al PSV raggiungere il livello record di 121,9 €/MWh, (+165,9% rispetto al 2021) sono state opportunamente gestite attraverso il monitoraggio dei rischi derivanti dalla volatilità dei prezzi delle commodities e l’ottimizzazione delle strategie di acquisto e vendita.

In tale contesto, il Gruppo A2A facendo leva su una politica di stabilizzazione dei margini attraverso la copertura delle produzioni di energia elettrica a prezzo fisso e l’anticipo delle forniture in ottica di copertura delle vendite, ha anche tutelato la propria clientela dalle turbolenze del mercato: i clienti Mass Market del mercato libero di A2A Energia, infatti, hanno beneficiato nel 2022, di un risparmio rispetto alle tariffe del mercato tutelato del 53% per l’energia elettrica e del 40% per il gas naturale”.

Nel 2022 i ricavi del Gruppo sono risultati pari a 23.166 milioni di euro, in aumento del 101% rispetto all’anno precedente. La variazione è prevalentemente legata alle dinamiche rialziste dei prezzi delle commodities che hanno caratterizzato l’anno in corso ed è riconducibile:
– per quasi il 60% ai mercati energetici all’ingrosso, in particolare all’incremento dei prezzi dell’elettricità. Il contributo legato alla crescita dei volumi venduti e intermediati è residuale.
– per circa il 40% ai mercati retail, prevalentemente per i maggiori prezzi unitari elettricità, gas e calore.
A tale incremento è corrisposto un aumento dei costi di approvvigionamento di materie prime energetiche.
Il Margine Operativo Lordo si attesta a 1.505 milioni di euro, in aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente (+77 milioni di euro).
Al netto delle partite non ricorrenti (+3 milioni nel 2022, +31milioni di euro nel 2021), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 1.502 milioni di euro in aumento dell’8% (+105 milioni di euro) grazie alla diversificazione delle attività del Gruppo: i risultati positivi della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Ambiente hanno infatti più che compensato la contrazione di marginalità registrata negli altri settori di attività.
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 687 milioni di euro, +4,1% rispetto al 2021. Al netto delle partite non ricorrenti, il Risultato Operativo Netto Ordinario risulta essere in aumento del 3% rispetto al 2021 (+20 milioni di euro). Tale incremento è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo che ha più che compensato i maggiori costi derivanti da incremento degli ammortamenti e maggiori accantonamenti al netto dei rilasci (3 milioni di euro).
L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 380 milioni di euro, in aumento del 2,4% rispetto al 2021 (+9 milioni di euro). La variazione è riconducibile all’aumento del Risultato Operativo Netto, in parte compensata dai più elevati oneri finanziari (+18 milioni di euro per effetto principalmente dei maggiori oneri per emissioni obbligazionarie completate durante l’esercizio) e dalle maggiori imposte. Il tax rate è stato pari al 29% (30,6% nel 2021), grazie alle opportunità di ottimizzazione fiscale colte sulla base della normativa di settore.

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