Cronaca

Contratto Cigni, Galimberti
rassicura: "Pareri già acquisiti"

Ieri in sala Quadri la discussione dell'Odg di Beppe Arena. Il sindaco: ci sono molti altri casi in Italia di sovrintendenti a partita Iva contestualmente dipendenti di Conservatori. Altri approfondimenti non servono. L'assessore alla Cultura Burgazzi: "Attenti a parlare di danno d'immagine, sta procedendo l'iter parlamentare bipartisan per far riconoscere il festival Monteverdi di rilevanza nazionale. Non facciamoci del male da soli".

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Polemica politica o problema reale in punta di diritto? Il teatro Ponchielli è tornato al centro del dibattito con l’ordine del giorno discusso in consiglio comunale lunedì. In sostanza: la richiesta presentata da Beppe Arena (FDI), membro dell’assemblea dei soci fondatori del Ponchielli, di portare in Cda del Ponchielli la richiesta di tre soci fondatori (Associazione Industriali, Fondazione Stauffer, Oleificio Zucchi) di chiedere un parere legale esterno sul cambio di contratto al sovrintendente Andrea Cigni, da dipendente del teatro a incarico di prestazione professionale.

In particolare, la prima richiesta era la convocazione del Cda della Fondazione (composto oltre che dal sindaco – presidente di diritto, dal vice Franco Mazzini, da Piero Maranghi, Francesca Pagani e Walter Montini); la seconda di esprimere parere positivo alla richiesta di un nuovo parere, formulata non da soci qualunque, ma da tre soggetti storicamente molto legati, anche con cospicui contributi, al teatro cittadino.

Arena ha sottolineato più volte il carattere non politico della richiesta, che punta anche a mettere al riparo da eventuali responsabilità il cda: “Sappiamo benissimo che non spetta all’assemblea dei soci chiedere un parere legale, ma chiediamo che il sindaco se ne faccia interprete. Inoltre nessuno ha nulla da ridire sull’operato di Cigni, a cui personalmente ho fatto i complimenti, qui non è assolutamente messo in discussione il suo operato”. Immediata la risposta di Enrico Manfredini per la maggioranza: curioso che in consiglio comunale non arrivi mai la richiesta di parlare del teatro in termini di crescita degli spettatori e di nuovi soci. E poi di Giovanni Gagliardi: non è di competenza  del consiglio comunale discutere di contratti del Ponchielli, come non lo era dell’assemblea dei soci.

Della questione ha parlato il capogruppo di Fi Carlo Malvezzi, ricordando anche il “danno di immagine” che sarebbe derivato al teatro dalla polemica  di tre anni fa sul cambio di sovrintendente. Ma su questo ha messo il guardia l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi: “Attenzione a parlare di danno di immagine, non facciamoci del male da soli. Sta per essere presentato un disegno di legge bipartisan che vede uniti tutti i nostri attuali parlamentari, per un riconoscimento del Festival Monteverdi  a livello statale, un’operazione delicata che vede coinvolta maggioranza e minoranza e che porterebbe risorse straordinarie al teatro”.

Il sindaco Gianluca Galimberti da parte sua ha spiegato le motivazioni tecnico giuridiche del cambio contratti, in seguito alla statalizzazione del Conservatorio, dove Cigni è docente con contratto subordinato. “La tempistica è stata dettata dai passaggi ministeriali. La comunicazione del Ministero a tutti i docenti è arrivata il 22 dicembre, in precedenza era possibile la coesistenza dei due contratti di lavoro subordinato”. Ha poi spiegato come la scelta di stendere un contratto di collaborazione è stata praticata in larga scala ad esempio a Modena, Palermo, Cagliari, Bologna. Ha poi difeso l’operato di Nexus, la società di consulenza che ha dato il via libera all’operazione, “importante realtà che ha uno staff completo di esperti”, facendo presente che la  copresenza delle due esperienze lavorative è consolidata e fattibile; la Fondazione Ponchielli oltretutto ci guadagna, il costo aziendale diminuisce di circa 15mila euro.

Quanto poi ai possibili rischi di natura legale paventati dai tre soci fondatori richiamati nell’odg di Arena, Galimberti ha invitato a leggere per intero la circolare del Miur sui doppi incarichi: la fattispecie non viene affatto proibita, ma c’è solo l’invito a conservatori e enti teatrali di “valutare con attenzione” se possano esserci conflitti di interesse. E anche in questo caso, mette in rilievo il sindaco – presidente, le evidenze dicono tutt’altro. gbiagi

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