Politica

Solidarietà alla preside Savino
Ordine del giorno del Pd

Presentato in Comune un Ordine del Giorno (primi firmatari Franca Zucchetti e Roberto Poli, Pd) che chiede al Consiglio Comunale di esprimere solidarietà alla preside del liceo classico Michelangelo di Firenze Annalisa Savino, protagonista della querelle innescata il 18 febbraio dall’aggressione ai danni di alcuni studenti del Collettivo di sinistra che avevano contestato la distribuzione di volantini da parte di ragazzi di Azione studentesca, legata all’estrema destra.

Nel testo dell’ordine del giorno, oltre ad essere riepilogati i fatti e riportate alcuni passaggi della lettera della preside “…il fascismo in Italia “non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone, ma … ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici”), viene menzionata anche la condanna da parte del dirigente di un altro liceo, il Carducci di Milano, di un manifesto dai contenuti violenti esposto davanti alla scuola nel quale si mostrava il volto capovolto di Giorgia Meloni e del ministro dell’Istruzione Valditara. “Tuttavia – scrivono Poli e Zucchetti – il Ministro ha elogiato l’uno, mentre ha preso posizione contro l’altra, minacciandola di censura”.

Il dispositivo chiede che “il Consiglio Comunale esprima la propria solidarietà alla Preside e ritiene importante ricordare il dettato costituzionale degli art. 33 e 34, che delineano i principi di un sistema scolastico statale, che in coerenza con i valori fondanti della democrazia, deve, senza dubbio, formare i cittadini di una società democratica e cioè di una scuola per un pieno diritto alla cittadinanza.

Pertanto chiede al sindaco e all’amministrazione:

1. Di farsi presidio, in tutti gli ambiti di sua competenza, dei principi della nostra Costituzione, che sono a fondamento anche di una scuola pubblica e pluralista, che ha compiti di istruzione e formazione, ispirati ai suoi valori antifascisti.

2. Di rappresentare quanto sopra esposto alla Presidente del Consiglio e al Ministro della Pubblica Istruzione e del Merito, affinchè vi sia un’unanime condanna della violenza perpetrata nel fatto citato e una dichiarazione di piena solidarietà alla dirigente scolastica, che con la sua lettera pubblica ha svolto con coraggio e responsabilità l’importante ruolo formativo che le compete”. 

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