Cronaca

Pamiro, la famiglia si oppone a
seconda richiesta di archiviazione

È stata fissata al prossimo 19 aprile l’udienza davanti al giudice Giulia Masci sulla seconda opposizione alla richiesta di archiviazione del caso di Mauro Pamiro, il 44enne professore cremasco trovato cadavere il 29 giugno del 2020 in un cantiere edile in via Don Primo Mazzolari a Crema. 

Mauro Pamiro

Nel gennaio dello scorso anno il gip non aveva accolto la richiesta di archiviazione del pm Davide Rocco e aveva ordinato nuove indagini, così come chiesto da Franco e Marisa Pamiro, i genitori di Mauro, che tramite i loro legali si erano opposti alla richiesta di chiudere il caso. Per gli inquirenti, Mauro, ripreso da una telecamera mentre da solo si avviava verso il cantiere, si sarebbe arrampicato sull’impalcatura per poi cadere. O suicidio o incidente. Tesi a cui non hanno mai creduto i genitori del professore. Secondo loro, il figlio sarebbe stato ucciso in un luogo diverso per poi essere trasportato nel cantiere dove è stato ritrovato.

Gli accertamenti, però, non hanno fatto emergere nuovi elementi: lo scorso mese di luglio, nel corso delle verifiche sulla macchina di Pamiro e nella casa del professore e della moglie Debora Stella, indagata come atto dovuto per omicidio, non era stato trovato nulla. L’esame del Luminol aveva dato esito negativo. Niente sangue o altro materiale biologico riconducibile a Pamiro nella casa di via Biondini e niente sangue sulla Citroen C3 grigia della coppia.

Al caso hanno lavorato il biologo Pasquale Linarello, perito del giudice insieme a Oscar Ghizzoni, specializzato nei settori di tossicologia, esplosivi, infiammabili, balistica, dattiloscopia; il consulente della procura Roberto Giuffrida, responsabile della polizia scientifica di Milano; gli esperti nominati dagli avvocati Antonino Andronico e Gian Luigi Tizzoni: Luciano Garofano, biologo, e Marzio Capra, genetista. Per l’avvocato Mario Palmieri, legale della moglie di Pamiro, l’esperto Andrea Piccinini, responsabile del laboratorio di genetica forense dell’istituto di medicina legale di Milano.

Dopo l’esito delle nuove indagini ordinate dal giudice, il pm ha nuovamente chiesto l’archiviazione. Il 19 aprile la famiglia si opporrà per la seconda volta. 

Sara Pizzorni

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