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Cremonese, quanti errori
negli scontri diretti

La zavorra di un primo tempo chiuso sotto di due gol alleggerita dalla prima doppietta stagionale di Dessers. Il sogno del ribaltone con arrembaggio finale interrotto dall’incubo della batosta nel recupero. La grande illusione del Mapei Stadium sale in cima al podio dei rimpianti grigiorossi di una stagione che dopo la prima vittoria in campionato con la Roma non trova la continuità sperata col Sassuolo a Reggio Emilia, in uno stadio in cui la Cremonese sembrava padrona di casa grazie all’incessante sostegno di oltre 1600 ugole in curva ospite.

La scintilla di sei giorni prima aveva acceso il pre-gara reggiano. L’ondata cremonese veicolava un entusiasmo palpabile ai cancelli del Mapei: tra sciarpe e maglie è spuntata anche quella di Montalto, oggi alla Reggiana in testa alla serie C. Da un bomber grigiorosso mancato ad uno ritrovato: la rabbia di Dessers per un paio di panchine post infortunio ha prodotto la sua miglior prestazione e per la terza volta consecutiva la Cremo ha messo a referto due reti realizzate.

Magra consolazione se poi si concede così tanto come col Sassuolo, distribuendo errori di singoli e di reparto in tutte le azioni che hanno prodotto il tris neroverde. La catena di destra mandata in crisi da Laurenté, imprendibile e decisivo con gol e due assist. Quella punizione tirata con la “maledetta” a sorprendere Carnesecchi, poi salvifico e autore dell’assist per il momentaneo pari. I problemi muscolari irrisolti di Chiriches a scombussolare il piano partita con i due braccetti della difesa a tre chiamati a dare supporto in fase di costruzione. La crescita di Benassi inversamente proporzionale a quella di Pickel. Un Felix mai in partita che a dritta è sembrato stavolta spaesato.

Tante annotazioni sul taccuino di Ballardini, che a fine gara non ha nascosto il rammarico per la sconfitta, arrivata nel recupero a Cremonese sbilanciata: atteggiamento condivisibile, l’inerzia emotiva era stata completamente ribaltata dal 2-2 e nella situazione in cui versano i grigiorossi in classifica non è più possibile adottare atteggiamenti conservativi. Il cruccio del tecnico sono i troppi errori individuali alla base di ogni affondo del Sassuolo.

Allargando il discorso, a preoccupare è l’incapacità della Cremo di sbloccarsi negli scontri diretti. Dagli incroci con le squadre della seconda metà di classifica, 12 in tutto considerando Udinese e Monza appaiate, su 36 punti disponibili i grigiorossi ne hanno raccolti soltanto sei. Per credere ancora nella salvezza, la svolta dovrà arrivare soprattutto nei prossimi duelli con le altre pericolanti.

Simone Arrighi – inviato a Reggio Emilia

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