Cronaca

"Una nuova scuola non serve"
Pizzighettone, monta la protesta

I cartelli apparsi nei giorni scorsi contro il previsto taglio alberi al parco Cefalonia

Monta la protesta contro l’annunciata realizzazione del polo scolastico (nido e materna) nel parco adiacente via Formigara e Piazza Repubblica. Dopo i cartelli affissi agli alberi nei giorni scorsi, quegli alberi che verrebbero sacrificati per la nuova edificazione, si muove anche la minoranza dei consiglieri Egidio Sinelli e Elisa Mancinelli, che preannunciano la prossima costituzione di un comitato di cittadini contro questa iniziativa (finanziata con i fondi del Pnrr) che il Comune avrebbe intrapreso senza consultarsi con la popolazione.

“Come lista Civica Insieme si cambia Pizzighettone ci uniamo nel merito della protesta emersa in queste ore per la salvaguardia del parco di Cefalonia”, scrivono oggi i due consiglieri. “Come da noi più volte espresso nelle commissioni e in consiglio comunale il progetto del fantomatico polo scolastico non ha presupposti razionali, in quanto la popolazione scolastica è costante se non in diminuzione e l’amministrazione non ha ancora chiarito se il nuovo polo non includerà la scuola materna di Roggione.

“Ricordiamo che tutte le strutture scolastiche coinvolte sono state recentemente oggetto di riqualificazione degli immobili. Pertanto troviamo assurdo che si costruisca davanti all’attuale scuola materna, mensa e nido, una struttura identica che comporta la distruzione di un parco pubblico che costituisce l’unico parco fruibile esterno al centro storico, aggravando oltretutto il consumo di suolo del territorio.
Lo sa il sindaco che viviamo nella provincia più inquinata d’Europa? Lo sa il sindaco quanto costa alla sostenibilità ambientale tagliare anche un solo albero? Lo sa il sindaco che efficientare energicamente un edificio di cui non si ha necessità è un doppio spreco, di suolo e ambientale?
Invitiamo piuttosto a potenziare i servizi offerti alla cittadinanza a livello scolastico che sono stati oggetto di continui tagli negli ultimi anni.
Ancora una volta chiediamo più trasparenza, perché ancora una volta l’amministrazione rifiuta di coinvolgere i cittadini con iniziative di pubblico confronto che permettano di parlare delle vere esigenze piuttosto che calare dall’alto progetti di cui non si capisce l’utilità.
Sull’argomento sarebbe auspicabile un confronto pubblico perché è un diritto di tutti conoscere”, concludono i consiglieri.

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