Bilancio 2023: invariate Imu
e Irpef, sale imposta soggiorno
Il Comune prevede introiti per quasi 4 milioni dal recupero evasione Imu e Tari degli scorsi anni
La settimana prossima la commissione Bilancio del Comune esaminerà il Bilancio di Previsione dell’ente con proiezioni fino al 2025. Vediamo le principali voci che riguardano da vicino le tasche dei cremonesi.
L’Imu resta invariata quest’anno, con le stesse aliquote e le stesse agevolazioni dello scorso anno. Nel 2023 i contribuenti cremonesi verseranno una somma lorda stimata pari a 24,4 milioni di euro, di cui il bilancio comunale beneficia soltanto per 20,1 milioni di euro (il resto va allo Stato) con una variazione in aumento rispetto al 2022 di 300.000 euro , che tiene conto del positivo andamento degli incassi effettivamente registrati nel 2022 a seguito del pagamento della seconda rata nel mese di dicembre; del venir meno delle esenzioni concesse dal Governo nel 2022 a sostegno delle imprese più colpite dagli effetti dell’emergenza pandemica; dell’effetto a regime dell’attività di recupero dell’evasione svolta dal Servizio Entrate nel 2022 e anni precedenti.
Una novità riguarda la Tari: da quest’anno infatti con l’introduzione della Tariffa Puntuale, questa entrata “esce” dal bilancio comunale essendo riscossa e contabilizzata dal gestore unico del servizio, a copertura dei costi direttamente sostenuti. Il valore per quest’anno è di 10.448.734 euro.
Addizionale Irpef: Per il bilancio di previsione 2023-2025 è confermata l’aliquota fissa allo 0,80%, con una soglia di esenzione a € 12.000,00 come lo scorso anno. La stima del gettito atteso è prudenzialmente fissata a € 9.700.000 per tutto il triennio 2023-2025, vista l’incertezza del ciclo economico nel periodo considerato. La stima è stata effettuata per un importo non superiore alla somma degli accertamenti del 2021 incassati. Ad oggi l’addizionale Irpef 2021 incassata ammonta a € 9.729.406.
Imposta di soggiorno. Il gettito in entrata previsto per l’anno 2023 e 2024 è pari a € 250.000, in incremento rispetto all’anno 2022 di € 80.000,00 per effetto dell’incremento tariffario previsto a decorrere dal 2023; si ipotizza un possibile ulteriore incremento nel 2025 a €300.000 per effetto di possibili maggiori flussi turistici previsti.
La previsione di gettito è calcolata sulla base dei dati positivi dei pernottamenti a consuntivo registrati specialmente nel secondo semestre dell’anno 2022.
I controlli sugli evasori. Il gettito derivante dall’attività di controllo delle dichiarazioni e dei versamenti effettivi IMU//Tari di anni precedenti è previsto per l’esercizio 2023 in € 3.903.000 sulla base dell’ordinario programma di controlli e degli obiettivi di recupero dell’evasione assegnati al Servizio Entrate. Si prevedono 3 milioni e 303mila euro dagli accertamenti Imu e 600mila euro dalla Tari.
I trasferimenti. Sono le somme provenienti da enti terzi, per la stragrande maggioranza dallo Stato. Per il 2023 ammontano a 25.881.301 euro; per il 2024 a 23.969.429 e per il 2025 a 22.537.449,00 per il 2025. Nel 2022 erano stati pari a 26.972.838 euro. La diminuzione riguarda in particolare il contributo straordinario per i profughi ucraini (-€ 270.000,00) e quello per l’occupazione suolo pubblico quale ristoro covid-19 (-€ 150.830,45) non più previsti nel 2023, oltre al minor ristoro per il caro energia (- € 801.000,00).
I trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche, che assorbono il 92,81% dei trasferimenti correnti, per il 2023 sono previsti in € 24.020.801,22 e costituiscono per la gran parte risorse con specifico vincolo di destinazione. gbiagi