Cronaca

Bonus badanti, 26.500 euro per
sostegno in ambito cremonese

Sono circa 3000 le badanti – o per meglio dire assistenti  famigliari – che operano in provincia di Cremona secondo i dati Inps, un numero che va raddoppiato se consideriamo chi è senza contratto. Un peso sempre maggiore per le famiglie, che tra l’altro devono fare i conti con gli aumenti contrattuali da poco entrati in vigore. Anche per questo assume ancora più importanza l’attivazione da parte di Azienda Sociale Cremonese del Bonus Badanti, una misura regionale finanziata, per i Comuni dell’ambito cremonese, con 26.500 euro. Nei giorni scorsi, la firma della convenzione tra Comune di Cremona e Azienda Sociale cremonese, rende ora possibile promuovere concretamente, anche nell’Ambito Sociale Cremonese, queste forme di sostegno capillare. Alla firma hanno preso parte l’assessore al Welfare del COmune di Cremona Rosita Viola, il presidente dell’Azienda Sociale Giuseppe Tadioli e il presidente provinciale Acli Bruno Tagliati.
Il Bonus Assistenti Familiari prevede un rimborso per le spese sostenute (non superiore al 60%), fino a un massimo di 2.400 euro.
L’accesso al bonus prevede una soglia ISEE di 35.000 euro.

L’Assistente Familiare deve naturalmente essere iscritta al Registro Territoriale. E in possesso dei requisiti previsti dalla normativa (conoscenza della lingua italiana, esperienza o formazione nell’ambito dell’attività di lavoro domestico, assenza di condanne penali etc), e di un contratto di lavoro regolarmente registrato.

SPORTELLI TERRITORIALI dell’AMBITO SOCIALE CREMONESE
Negli sportelli, gestiti dalle Acli, le famiglie potranno trovare adeguate informazioni in merito a: supporto della persona in condizioni di fragilità, di non autosufficienza (totale o parziale, permanente o temporanea) e della sua famiglia, regolarità dei contratti, gli istituti previsti dagli stessi (ferie, malattie, sostituzioni etc…).
“Le ACLI hanno sviluppato nell’ambito del lavoro domestico un’esperienza ventennale – ha sottolineato Bruno Tagliati, Presidente di Acli Cremona.
E anche attraverso la sottoscrizione della convenzione e il rafforzamento degli sportelli, le famiglie, che si trovano ad affrontare le fragilità connesse alla presenza nel nucleo familiare di una persona con disabilità, potranno trovare risposte concrete avendo a disposizione figure professionali qualificate che sapranno guidarle e indirizzarle nella complessa normativa che regola il rapporto di lavoro domestico e potranno fare richiesta, verificati i requisiti, di contributi economici come appunto il Bonus Assistenti Familiari.
E potranno adempiere al disbrigo di tutte le incombenze burocratiche (comunicazioni di avvio e cessazione dei rapporti di lavoro, elaborazione dei cedolini e delle dichiarazioni annuali, verifica dei contributi INPS etc…) annesse al regolare svolgimento del lavoro.
Anche le lavoratrici e i lavoratori del settore domestico potranno trovare adeguato supporto e richiedere le informazioni relative alla regolarità del contratto, oltreché candidarsi per ricerca del lavoro presso le famiglie”.

 

 

REGISTRO ASSISTENTI FAMILIARI
Creato a livello di Ambito Territoriale Cremonese (48 Comuni), viene implementato proprio dalla rete degli sportelli del territorio, con l’obiettivo di qualificare e supportare il lavoro di assistenza e cura e di favorire l’incontro Domanda/Offerta.
L’iscrizione al Registro è inoltre condizione necessaria per l’accesso al contributo per le famiglie, introdotto dalla Legge regionale 15 del 2015. Il Piano Nazionale Non Autosufficienza, approvato qualche mese fa, e la Legge Delega di riforma del settore, recentemente approvata dal Governo e inviata al Senato per l’approvazione, vanno in questa direzione.
“Vediamo ora di far partire bene questa nuova linea di intervento, verso quei servizi di prossimità che tutti vogliamo costruire per il welfare del dopo-covid” ha concluso Giuseppe Tadioli, Presidente Asc.

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