Cronaca

Allarme carenza medici di base:
sul territorio ne mancano 73

Continua senza sosta l’emorragia dei medici di base in Provincia di Cremona: nell’ultimo anno se ne sono persi altri 23. Ora sul territorio cremonese ne mancano all’appello ben 73, come emerge dall’ultimo report pubblicato da Ats Val Padana. Nel dettaglio, la carenza maggiore riguarda l’ambito territoriale denominato Crema Centro, che oltre alla città di Crema comprende i Comuni del circondario, da Bagnolo Cremasco a Camisano, da Credera Rubbiano a Pieranica, e via di seguito, per un totale di 34 Comuni. Qui mancano ben 26 medici.

Anche l’ambito Cremona Centro (che comprende, oltre alla città, i Comuni limitrofi, da Bonemerse a Castelverde, da Robecco d’Oglio a Spinadesco) non è in una situazione ottimale: qui 11 sono i medici assenti. Altre carenze sono distribuite tra il Cremonese, dove in tutto sono 28, e il Cremasco, dove complessivamente i posti vacanti sono 43. Altri 4 sono i medici che mancano a Casalmaggiore. Contando tutto il territorio dell’Ats Val Padana, le assenze salgono a 157.

Se si parte dal presupposto che ogni medico di base può avere fino a 1.500 pazienti (numero portato fino a 2.000 in Lombardia), si parla di di almeno 146mila cittadini della nostra Provincia che potrebbero non avere il medico di medicina generale: quasi la metà della popolazione complessiva. A fronte di questo, l’Ats Val Padana è costretta a fare i salti mortali per far “quadrare i conti”, anche con il ricorso agli incaricati provvisori. Anche su questo fronte, tuttavia, le forze sono limitate, e ci sono medici supplenti in carico ormai da talmente tanti anni da essere equiparabili a quelli “di ruolo”.

A questo, si aggiunge un altro ormai annoso problema: quello delle ore vacanti nella continuità assistenziale, ossia la guardia medica. Per il territorio dell’Ats Val Padana sono 2.969. Anche sotto questo punto di vista, dunque, la situazione è sempre più drammatica: praticamente mancano un terzo degli operatori, con la conseguente soppressione di alcuni di presidi di continuità assistenziale, come è successo recentemente a quello di Gadesco Pieve Delmona.

Laura Bosio

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