Pendolaria, per Legambiente serve
raddoppio Milano-Cremona-Mantova
La linea ferroviaria Mantova-Cremona-Milano non è tra le peggiori in Italia: il report di Legambiente Pendolaria sulla situazione delle linee ferroviarie nel nostro paese non inserisce la tratta, tra le più frequentate dai nostri pendolari, tra quelle con più problemi in Italia. Anche se sono quotidiani i ritardi e i guasti con cui i pendolari cremonesi hanno a che fare.
Ma la tratta è inserita nel report nella parte dedicata all’importanza dei finanziamenti per il potenziamento della linea: secondo Legambiente fondamentale è il raddoppio della parte Codogno-Cremona-Mantova, dal costo di 1 miliardo e 320 milioni (finanziati per 615 milioni), un’opera che permetterebbe un serio miglioramento delle condizioni di viaggio su rotaia.
Menzione speciale (in negativo) per la linea Brescia-Casalmaggiore-Parma. Lunga 92 km, gestita da Trenord, che viene percorsa a soli 46 km/h di media dai convogli e vede il passaggio di meno di 30 treni giornalieri (neppure un treno l’ora durante l’arco della giornata) con il materiale rotabile è tra i più vecchi della Lombardia. Legambiente segnala infiltrazioni di acqua nei vagoni e costanti ritardi, soprattutto per i convogli della mattina e quindi quelli dei pendolari, con soppressioni per guasti e sovraffollamento delle carrozze. Anche molte delle stazioni si trovano in uno stato estremo di degrado.
Federica Bandirali