Sostenibilità del Consorzio
Agrario, nuova certificazione
Il servizio di Giovanni Rossi
E’ “Lattogeno Farm” ed è stato presentato durante il convegno tenutosi in Fiera. Previsti investimenti per 47 milioni di euro e la creazione di una linea di mangimi certificata ISCC Plus e Carbon FootPrint.
La sostenibilità come imperdibile occasione di crescita per tutto il territorio. E’ stato questo il fulcro del convegno organizzato dal Consorzio Agrario venerdì 24 febbraio in fiera a Cremona e che ha fatto registrare folta partecipazione e grande interesse. In apertura è stato infatti illustrato il progetto “Lattogeno Farm” con cui il Consorzio ha partecipato al V Bando MIPAAF per i contratti di filiera che mette a disposizione attraverso il PNRR ingenti risorse per progetti che diano vita a sistemi agroalimentari sostenibili. Ebbene, il progetto “Lattogeno Farm” prevede la costruzione di una filiera sostenibile dal campo alla stalla e la creazione di una linea di mangimi certificata ISCC Plus e Carbon FootPrint, denominata “Lattogeno sostenibile CFP”. Il tutto prevede investimenti per 47 milioni di euro che saranno fatti in parte direttamente dal Consorzio Agrario (che ha il ruolo di capofiliera) sulle sue strutture produttive e logistiche mentre la restante parte andrà a beneficio delle aziende agricole che parteciperanno.
“Ancora una volta – spiega il presidente Paolo Voltini – il Consorzio Agrario di Cremona è in prima linea per costruire un futuro migliore per il nostro territorio. Dopo la strategia vincente che negli ultimi anni ci ha portato a cogliere risultati straordinari, vedi anche il fatturato 2023 salito a 320 milioni di euro e l’innovativo progetto Smart Farming, continuiamo a rilanciare, a creare opportunità di crescita e redditività per le aziende agricole che lavorano con noi. Con “Lattogeno Farm” – prosegue Voltini – puntiamo sulla sostenibilità e vogliamo alzare ancora l’asticella. E’ un progetto ambizioso, lungimirante, pensato per portare benefici a 360°. Al di là delle ingenti risorse economiche, umane e tecnologiche coinvolte, rappresenta una sfida ma anche un’opportunità irrinunciabile per la nostra comunità che ha l’opportunità di dotarsi di modelli e tecnologie all’avanguardia in grado sia di preservare il territorio sia di sostenere le nostre aziende agricole nella transizione verso modelli operativi più evoluti, sostenibili e remunerativi.
Il Consorzio Agrario di Cremona – conclude – accetta la sfida e la responsabilità di guidare i suoi soci e il territorio verso questi obiettivi, forte della sua competenza tecnica, ma soprattutto in virtù del suo ruolo di riferimento verso un futuro migliore per il settore agricolo, come fa da oltre un secolo”.
Il progetto “Lattogeno Farm” prevede la messa a punto di un sistema di tracciabilità della filiera e valorizzazione della sostenibilità ambientale con possibilità di valutare e quindi migliorare gli impatti di CO2. “A questo scopo – spiega Sandro Berti vice direttore del Consorzio Agrario – è previsto che la filiera si doti di due strumenti importanti quali la certificazione ISCC+, che noi abbiamo già conseguito per la filiera del grano tenero Barilla e per quella della soia, e la carbon footprint. La certificazione ICCP+ assicura la sostenibilità lungo tutta la filiera attraverso la creazione di una “catena di tracciabilità” garantita e verificabile che garantisce il prodotto in tutto il suo percorso, dal campo fino all’immissione in consumo relativamente alle sue caratteristiche di sostenibilità ambientale e sociale. La carbon footprint permette di stimare le emissioni in atmosfera di gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, calcolate lungo il suo intero ciclo di vita. Il calcolo è garantito da un sistema di calcolo internazionale certificato. Nel progetto saranno coinvolte anche l’area agronomica e l’area macchine del Consorzio. Sono anni ormai – conclude Sandro Berti – che portiamo avanti con grande impegno iniziative concrete per la sostenibilità, in grado di conciliare tutela ambientale e redditività dei nostri soci”. Il progetto coinvolgerà anche il settore agronomico e il servizio macchine.
Dopo la presentazione di “Lattogeno Farm”, il convegno organizzato in Fiera dal Consorzio ha trattato il tema: “Efficienza della bovina da latte e sostenibilità, binomio inscindibile”. Di altissimo livello gli interventi dei tre relatori. Il professor Antonio Gallo e il professor Francesco Masoero, entrambi del Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, hanno parlato rispettivamente di: “Sostenibilità nel settore zootecnico” ed “Efficienza alimentare nella vacca da latte, il ruolo primario dei foraggi di alta qualità”, mentre il professor Andrea Formigoni del dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna ha illustrato l’argomento: “Efficienza azotata: come agire in stalla?”