Cronaca

Il prof.Fanfoni ricordato
dall'allievo-imprenditore

Il 23 febbraio il professor Giuseppe Fanfoni, da tutti conosciuto come “Il Fanfo”, avrebbe compiuto 61 anni. Invece ne aveva ancora 60 lo scorso autunno quando ha lasciato improvvisamente tra l’incredulità, lo sconforto e il dolore, i suoi studenti e i colleghi dell’IIS Torriani.

 Tra i vari progetti a cui stava lavorando c’era quello di organizzare per i suoi studenti un incontro con uno dei suoi primi alunni, ora imprenditore di successo nella Silicon Valley. E’ così che il suo amico e collega Giuseppe Romagnoli, è riuscito a organizzare comunque l’incontro, proprio oggi, 23 febbraio, nell’aula magna del Torriani.
Direttamente dalla California, Federico Simonetti ha spiegato il suo percorso agli studenti di informatica e del Liceo delle Scienze Applicate. A sette anni programmava, a diciannove fondava la sua prima azienda nel settore informatico; oggi guida Xiid , una società di successo che ha rivoluzionato la sicurezza informatica preventiva per domini on-premise e cloud ibridi.
Eppure Simonetti non si è presentato agli studenti solo e semplicemente come un informatico di successo. Ha raccontato i fallimenti, le paure; ha sottolineato come imprescindibili l’impegno e la determinazione e non ha negato la necessità di avere anche fortuna. “Succede – ha spiegato Simonetti- che abbia fortuna chi non se lo merita e sfortuna chi non se lo meriterebbe”. Anche di questo bisogna essere consapevoli, senza rinunciare a una grande dose di incoraggiamento e di fiducia per i giovani.
“Fanfo ha sempre aiutato tutti liberamente, onestamente – ricorda Simonetti – senza mai chiedere o aspettarsi nulla in cambio. Pay It forward verrebbe da dire”.
Ed è questo che spera ora di riuscire a fare Simonetti, essere fonte di ispirazione, aiutare i giovani a credere di avere la possibilità di farcela.
Da questo punto di vista ha sottolineato che i linguaggi di programmazione sono solo strumenti, quello che conta è allenare il pensiero ad andare oltre i limiti dati da un’informazione.
Il dialogo e lo scambio con le classi è stato poi di alto livello: si è parlato di AI, del futuro dei blockchain, dei problemi etici connessi, dei linguaggi di programmazione del futuro, dei settori trainanti dell’informatica (sicurezza, AI e data analytics).
Guardando al futuro qualche diciottenne ha espresso preoccupazione e le parole di Simonetti sono state realistiche ma incoraggianti, sulla scia del prof. Fanfo, che tutti, anche il suo primo alunno ora imprenditore in Silicon Valley, ricordano saltellare tra i banchi a infondere ottimismo.

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