Cronaca

Covid, medaglia d’oro ai
sanitari: la Giunta tira dritto

Foto Sessa

La Giunta comunale tira dritto sul conferimento della medaglia d’oro agli operatori sanitari per quanto fatto durante i giorni più duri della pandemia da Covid che ha investito Cremona e l’Italia ormai tre anni fa.

A ribadirlo, in una nota, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, a margine della Giunta di ieri, mercoledì 22 febbraio: “Assegniamo la Medaglia d’oro agli Operatori sanitari cremonesi per il loro straordinario impegno nel periodo Covid”. 

Dopo la questione dell’onorificenza per il dott. Giancarlo Bosio, proposta dai consiglieri Carlo Malvezzi, capogruppo Fi e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona) e terminata in un nulla di fatto,  il 31 ottobre scorso il capogruppo di FNC e Cremona Attiva Enrico Manfredini aveva depositato la proposta di concessione della Medaglia d’Oro ai sanitari nel loro insieme.

Ora Galimberti torna sul tema, cercando di fare chiarezza sulla posizione dell’Amministrazione: “Un riconoscimento a medici, infermieri e operatori del soccorso che, è innegabile, sono stati fin dall’inizio in prima linea nell’emergenza e che simbolicamente rappresentano tutti quei professionisti e quei cittadini che, in altri ambiti, si sono spesi in quei mesi difficilissimi”.

“Ci hanno proposto – ha detto il primo cittadino – di estendere la medaglia anche a farmacisti, forze dell’ordine, pompe funebri e cassieri. E allora perché non anche ai bambini costretti a casa da scuola, agli imprenditori che hanno chiuso l’attività, agli operatori ecologici che hanno garantito il servizio dei rifiuti, a quelli sociali che hanno accompagnato le fragilità nonostante la pandemia, ai giornalisti e ai fotografi che l’hanno raccontata? Tutti meriterebbero una medaglia d’oro”.

Per Galimberti, però, “riconoscere la Medaglia d’oro anche ad altre categorie selezionate vuol dire escluderne sempre delle altre. Riconoscere la Medaglia d’oro agli Operatori sanitari è un riconoscimento a tutta la città”.

In ogni caso, la concessione del riconoscimento civico dovrà poi deliberata dal Consiglio Comunale, a scrutinio segreto, con il voto favorevole di almeno due terzi dei consiglieri assegnati.

 

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